Tassa minima globale, global tax, tassa per le multinazionali: qualunque sia il nome del risultato dell’accordo tra ministri delle finanze del G7, il risultato non cambia secondo il finanzialista Valerio Malvezzi. Si tratta di una colossale presa in giro.

A fronte di piccoli imprenditori e partite Iva che vengono tassati fino anche al 65%, il 15% deciso per le grandi multinazionali del Big Tech appare come una cifra vergognosamente bassa.

Come se non bastasse la notizia di per sé a destare sgomento, fa notare Malvezzi ai nostri microfoni, si aggiungono i toni trionfali con i quali politici e media annunciano quanto stabilito. Ciò che viene presentato come una grande vittoria, infatti, altro non è che l’ennesima beffa a danno dei poveri cittadini.

Il suo commento a quanto successo questa settimana lo ha rilasciato in questa intervista di Francesco Vergovich e Fabio Duranti. Ecco cosa ha detto.

“La cosa più scandalosa di questa settimana è che si rappresenti come una grande vittoria l’accordo della tassazione al 15% per le multinazionali. Consentitemi di aggiungere il mio schifo, sdegno, per questa notizia che danno tutti i politici italiani. È veramente prendere in giro la povera gente dicendo ‘guardate tassiamo anche i ricchi’. Io ho portato i dati di tassazione vera in Italia di un autonomo o di una partita Iva e ho dimostrato che è al 50-65%, perché dobbiamo accettare il 15% alle multinazionali?

Quando io dicevo che la flat tax al 15% poteva essere una soluzione per il nostro paese, tutti hanno detto che era una roba da matti. E allora perché noi normali cittadini italiani dobbiamo pagare il 50% e invece è accettata come una cosa normale che le multinazionali paghino il 15%? È questo che manca totalmente di razionalità”.