Seguendo la più classica tra le teorie darwiniane, la natura ha premiato nel corso dei secoli la specie che più delle altre è riuscita ad adattarsi al cambiamento: l’uomo. Il genere principe degli esseri che si sono mescolati ed evoluti, fino ad arrivare ai cittadini del mondo che siamo. Tanti sono stati i periodi di crisi e carestie che ci hanno prima messo in ginocchio e poi plasmato: fa parte della nostra storia, che oggi prosegue sulla stessa falsariga. Lo ha dimostrato la pandemia, solo l’ultima delle pestilenze con cui l’umanità ha dovuto fare i conti. E come le altre che hanno caratterizzato il passato, anche questa potrebbe segnare un salto nella nostra evoluzione.

Un passaggio che, tuttavia, riserva interrogativi oltre che timori. In discussione c’è tutt’ora non solo la genesi dell’emergenza, ma la funzionalità di tale periodo. A chi giova quello che stiamo vivendo? Lo abbiamo chiesto al professor Alessandro Meluzzi, il quale è intervenuto ai microfoni di Fabio Duranti e Francesco Vergovich per spiegare cause e conseguenze di questo tempo.

Ecco l’intervento del Prof. Meluzzi a Un Giorno Speciale.

Partirei da quella biologica-ecologica, legata agli aspetti evolutivi. Dentro il nostro cervello c’è una componente che ci vorrebbe come le formiche, le termiti, le api. Cioè tutti organizzati, governati da campi magnetici e luminosi. Quindi dire che c’è una parte di mondo che vorrebbe la società umana fatta come la società delle api. Con uno che comanda attraverso un microchip, attraverso delle nanoparticelle, attraverso campi 5G. C’è una parte di élite del mondo che vorrebbe gli esseri umani ridotti ad abitanti di un alveare. Noi stiamo cercando di contrastare questo disegno, ma è il disegno delle grandi banche, dei Rothschild, dei Bill Gates.

L’uomo, per fortuna, non è soltanto una formica. Ha dentro di sé anche un cervello rettile. Sopra il cervello rettile noi abbiamo anche un cervello encefalico e affettivo, quello dei mammiferi. Sopra questo cervello mammifero noi abbiamo un altro cervello, quello della libertà. Quello che vuole completamente autodeterminare il proprio destino. Per il mondo delle élite che vuole ridurre gli uomini a formiche e api, sarà dura sconfiggere gli uomini liberi. Noi stiamo resistendo a questa volontà di ridurre l’uomo a macchina, mediata da una psico-info pandemia, da un regime di polizia sanitaria.

Facciamo attenzione a quelli che ci incalzano perché vogliono fare il nostro bene. Che solitamente quelli che dicono di voler fare il nostro bene, stanno facendo tragicamente il nostro male. Ed è quello che stiamo vivendo in questi giorni, in questi mesi: è una solfa che va avanti da tempo. C’è la volontà di ridurre le masse in masse diseredate economicamente, private della libertà, completamente eterodirette”.