Le elezioni amministrative capitoline si avvicinano. Slittate da marzo a ottobre causa Covid, ad oggi la lista dei candidati è finalmente completa e la campagna elettorale si avvicina. Un sondaggio realizzato da Tecnè vedrebbe, per adesso, il centro-destra in testa rispetto agli altri partiti, ma la partita è ancora tutta da giocare.

L’Onorevole Carlo Calenda, leader di Azione e candidato sindaco, è intervenuto ai nostri microfoni evidenziando come, in riferimento all’operato delle precedenti elezioni, siano emersi sempre più problemi nella Capitale. In particolar modo si focalizza sul piano rifiuti che “è una cosa da risolvere come è stato fatto nelle altre città”. Non sono poi mancate le critiche all’operato di Virginia Raggi, ricandidata per il Movimento 5 Stelle, e al modus operandi da parte di vari partiti riguardo allo svolgimento di una campagna elettorale “inadeguata” nelle varie zone di Roma.

Luigia Luciani e Stefano Molinari hanno intervistato Calenda a “Lavori in corso” su questo e molto altro. Ecco le riflessioni in diretta del leader di Azione.

La campagna elettorale

“Son stato dieci volte a Tor Bella Monaca. Questi sono quartieri dove la gente è furibonda. Tu non puoi andare lì a pensare di metterti nel teatro che è un eccellenza. Non puoi andare lì pensando di fare uno show di un’ora con i tuoi militanti perché non è quello il modo. Io vado lì, parlo con le associazioni e i cittadini ma non faccio il comizio. Se la prima volta che vai lì fai il comizio, ti prendono a calci nel sedere. Dopo esserci andato tantissime volte in questi posti, dalla fine di giugno comincerò a chiamare la cittadinanza in un incontro pubblico che però non sarà un comizio ma un posto dove i cittadini possono fare domande.

Io ho fatto una campagna senza filtro. Bisogna mettersi in una modalità in cui tu sai che incontri gente furibonda, che devi sostanzialmente ascoltare”.

Il piano rifiuti

Io sono il primo che ha presentato il piano per la raccolta. I rifiuti restano per strada per due ragioni: la prima è che l’AMA ha finito i soldi e quindi ha disdetto una serie di contratti con subappaltatori che gli raccolgono l’immondizia. Il secondo problema è dove va questa immondizia perché, una volta raccolta, non riesce a smaltirla. La prima cosa da fare è mettere AMA in ACEA ma i partiti non vogliono farlo neanche morti perché oggi i sindacati di AMA gli portano un sacco di voti e, in cambio, gli chiedono di non cambiare niente e questo è stato con la destra, con la sinistra e con i 5 Stelle.

Messo insieme, quello che non ha fatto la regione per il piano rifiuti e quello che non ha fatto il comune per interferenze anche pesanti del consiglio comunale su questo, ha determinato la crisi. Ma risolverla è vedere cosa hanno fatto tutte le altre città.

Non ci sono le società che fanno quel lavoro, sono stati disdetti gli appalti. Questa è una stupidaggine anche dal punto di vista economico, vanno non solo ripristinati ma potenziati. La prima cosa da fare è un piano di pulizia da 12 mesi.

La libertà dei cittadini

Mi hanno detto di essere di destra? Questo è il modo di fare di quel pezzo di sinistra incapace, per altro la persona in questione è Astorre. Loro l’unico argomento che hanno non è “secondo me sbagli”, loro ti dicono “se non sei noi, sei di destra”, ma che sei te a dare le patenti di sinistra?

Il PD riuscirà a fare ciò che non ha fatto nelle altre elezioni? Io penso che non ci riuscirà il Partito Democratico e neanche la destra. I cittadini hanno capito che questo richiamo non ha niente a che fare con la risoluzione dei problemi e che diventano solamente delle bandiere che gli consentono di dire “tu sei mio” e invece i cittadini non sono di nessuno. Devono mantenere la loro libertà. E anche Michetti avrà il problema di avere dietro la classe dirigente di Alemanno in assemblea capitolina. Tutte queste cose i romani le devono sapere.