Bisogna insistere in maniere martellante per fare in modo che gli italiani leggano la legge Zan, e che la leggano nei dettagli. Non c’è bisogno di convincerli ad opporsi, c’è bisogno di fargliela leggere. Chiunque legga a fondo il testo si rende conto della trappola che c’è dietro. Si rende conto che non c’entra nulla la tutela degli omosessuali, delle lesbiche o di quelle categorie definite più a rischio discriminazione.

Il testo della Legge Zan mira a limitare la libertà di espressione e a legittimare delle vere e proprie aberrazioni. Ieri avrete notato, dato che la vicenda ha trovato spazio su tutti i media, che la cantante Demi Lovato ha dichiarato di essere una persona non binaria. Ha detto che bisogna darle del “loro”.

Bene, le forzature che vogliono far passare sull’identità di genere questo implicano. Non che tu debba essere rispettato e accettato per quello che ritieni di essere. Ma che il mondo debba adeguarsi a come tu ti percepisci.

Sembra una follia, ma è esattamente quello a cui andremo incontro se non poniamo un limite a tutto ciò. Non lasciamo che queste nobili cause stravolgano i concetti di uomo, donna, natura, vita e che si crei una società svincolata da ogni controllo.

La Matrix Europea, con Francesco Amodeo