A ormai 24 anni dalla dibattuta sperimentazione con farmaci scaduti che compromise la diffusione a livello nazionale e l’affermazione scientifica del metodo Di Bella, la Terapia va avanti, e lo fa a passi da gigante in particolare su determinati tipi di neoplasie.

A portare avanti il tutto, il Dr. Giuseppe Di Bella, il cui nome è inserito sulle banche dati mondiali scientifiche sotto alcune voci particolarmente interessanti, tra le quali le ricerche sui tumori al seno e alla prostata.
In queste conformazioni tumorali, la Terapia ha fatto registrare importanti progressi, inseriti su banche dati accreditate e accessibili a chiunque. Ma degli importanti passi avanti si stanno facendo anche su forme tumorali particolarmente difficoltose da trattare, come quelle cerebrali, segnando notevoli progressi sulla qualità e sull’aspettativa di vita.

Il Dr. Di Bella ha detto di più in quest’intervista concessa a Ilario Di Giovambattista.

Quali sono quelli che reagiscono meglio? Soprattutto quelli ormono-dipendenti: tumori della prostata e tumori del seno. Abbiamo già una lunga esperienza, stiamo raccogliendo tutta la statistica e sono parecchie centinaia di casi.
Nel caso della prostata ce ne sono molti non operati che vanno bene, li stiamo documentando. I risultati sono importanti e già pubblicati sulle banche dati biomediche: 16 casi di tumori prostatici non operati guariti.
Siamo stati invitati proprio per questo dalla Società Europea di Oncologia a portare una relazione al Congresso di Vienna proprio sulla prostata, perché hanno letto questi studi. Sono interessati.
Noi manderemo un abstract per completare la statistica.

Oltre questo sui tumori più difficili (tumori cerebrali) stiamo pubblicando e facendo tradurre in inglese la statistica. Sono tumori difficili, bisogna stare molto con i piedi per terra e parlare di progressi. I miracoli li fa il Padre Eterno, però in molti casi si riescono a fare delle cure e a superare dei limiti anche di ordine economico.
I risultati sono significativi e la pubblicazione è imminente.
Su questi tumori c’è sempre un incremento delle aspettative di vita e un miglioramento della qualità della vita.

Sui tumori al seno ci sono già delle pubblicazioni. Siamo stati invitati alcuni anni fa al congresso di Auckland, in Nuova Zelanda, dove abbiamo portato una statistica di parecchie centinaia (297) di tumori alla mammella al quarto stadio terminale che con la Terapia Di Bella hanno avuto nel 70% dei casi un incremento dell’aspettativa di vita a 5 anni, contro il 26% delle statistiche ufficiali.
Altri casi – 20 – sono pubblicati su PubMed di tumori alla mammella non operati con chemio e non radiotrattati, guariti in remissione. Il primo è del 2006.
Questi sono casi documentati e verificabili da chiunque. Li trovate anche sulle due banche dati “PubMed.gov” e “ResearchGate”: inserite “Giuseppe Di Bella” e li trovate
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