La politica scende in campo. E per una volta sembra essere tutta schierata dalla stessa parte. Il no alla Superlega è rimbalzato tra i palazzi del potere per tutta la giornata. I principali leader di partito sembrano già aver preso posizione contro la creazione di un campionato elitario che escluderebbe buona parte del calcio europeo. Dal “preservare i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport” secondo il Premier Mario Draghi alla “idea sbagliata e intempestiva” di Enrico Letta, passando anche per il “non mi piace” targato Salvini.
Proprio dalla Lega il deputato Daniele Belotti ha già annunciato la presentazione di una mozione bipartisan, in commissione Cultura alla Camera, per bloccare la nascita della SuperLega. Di fede atalantina, ma di orgoglio integralmente italiano, Belotti crede che la Superlega sia “una truffa e un’umiliazione ai danni dei tifosi e dei risultati sul campo”. Sentito in diretta da Stefano Molinari e Luigia Luciani, il leghista ha anche spiegato le ragioni della sua iniziativa parlamentare.
Ecco l’intervento dell’On. Belotti a “Lavori in corso”.
“Truffa e umiliazione per merito e tifosi”
“Assolutamente, tifoso integralista dell’Atalanta. Sarebbe prima senza Juventus, Inter e Milan? Non mi dovete tentare così, non funziona. Nel senso che è bello vincere, ma senza barare. Se non partecipano le tre società più grandi e importanti del campionato è come vincere barando. E non è bello.
Così come ho detto che non è bello vincere barando, dico anche che non è bello avere un posto di diritto solo perché hai un fatturato alto. Quindi, comprarsi il posto nella Super League, quindi di fatto nella nuova Champions League, è una truffa e un’umiliazione ai danni dei tifosi e dei risultati sul campo”.
“Allora insegniamo ai ragazzi le regole dell’economia…”
“L’Atalanta, come il Leicester in Inghilterra, cioè le squadre piccole hanno guadagnato una posizione sul campo e tu vieni escluso perché non hai il fatturato della Juve, dell’Inter, del Milan o del Real Madrid o del Barcelona. Queste sono cose che sviliscono lo sport. Non c’è più lo sport. Allora facciamo la buffonata del wrestling all’americana dove è tutto falso e non impegniamoci più a insegnare ai ragazzi le regole dello sport, ma insegniamo le regole dell’economia, dei fatturati, dei bilanci”.
“Perché proprio Juve, Inter e Milan?”
“Noi abbiamo la Juve che ha un presidente Agnelli che un anno fa riteneva indegna la partecipazione di una squadra come l’Atalanta in Champions League. Dopo la partita di ieri mi permetto di ricordarlo. E però abbiamo la Juve che non vince una Champions League da 25 anni. Abbiamo l’Inter che non supera la fase a gironi da non so quanto tempo. Abbiamo il Milan che sono sette anni che non riesce a qualificarsi in Champions. Allora di fronte a questo noi dobbiamo dare il posto di diritto a queste squadre?”
“Una sconfitta per tutti”
“Da questa situazioni perdono tutti. Le grandi squadre che si trovano, ad esempio a Torino, a non avere più il derby con il Torino. Perdono la storia che c’è a livello di rivalità. E perde chi resta nel campionato tradizionale che diventa una sorta di Serie B. E la Champions League diventa una Europa League. Retrocedono tutte”.
Azioni in Parlamento
“Nell’immediato abbiamo fatto due richieste in Commissione Sport, Cultura e Istruzione della Camera: una risoluzione per impegnare il Governo affinché faccia il possibile per tutelare non solo la Serie A ma tutto il mondo sportivo italiano. Secondo abbiamo inoltrato la richiesta per fare un’audizione con il Presidente della Figc Gravina, per capire come vuole muoversi la federazione”.