Dai jukebox del lungomare di Cefalù all’inaugurazione del Tatum, primo discobar nella storia della Capitale: il nostro Leonardo Gerardi – per gli amici “Kalimba” – sbarca sulle pagine del Corriere della Sera, ripercorrendo tutte le tappe che, da semplice orecchio sopraffino, lo hanno condotto a collaborare con personalità del calibro di Corrado Rizza, Francesco Acampora, e perfino qualche breve ma intensa parentesi con Rosario Fiorello, che – come racconta a Maria Egizia Fiaschetti – incrocia per la prima volta a Brucoli: “La sera, prima che io suonassi, lui ci ricamava inventando delle gag. Fui io a suggerirgli di cantarci su, di proporre delle cover con il suo stile“.

La sua evoluzione va di pari passo con quella della musica. Nota dopo nota, approda al seguito di Francesco Acampora sulle nostre frequenze in cui coltiva la sua vera vocazione: “Faccio lo scopritore di novità, ho talento nel fiutare quello che funziona“.
E’ per questa attitudine che le trasmissioni “Music Provocateur” e “Grazie a Dio è Venerdì” sono profondamente legate al nome di Leo Kalimba: due contenitori serali di musica alternativa mai in ritardo sulle ultime tendenze e sempre all’avanguardia sulla prossima hit di successo.

Il segreto del suo entusiasmo? Passione, e anche un pizzico di talento innato: “La sera mettevo i dischi all’Aquarius di Cefalù anche senza mixer, da autodidatta. Ero propositivo, non mi accontentavo delle hit da classifica e la gente apprezzava la mia originalità“.
Originalità che gli amanti della musica difficilmente accontentabili ritrovano ogni sera su Radio Radio, grazie all’orecchio e alla dedizione al suono fuori dal comune di Leo “Kalimba” Gerardi.