Gioielliere uccide rapinatori, indagato. Molteni (Lega) ▷ “Procura indagherà. Difendere la propria vita diritto del cittadino”

Cuneo, gioielliere indagato per aver ucciso due rapinatori colpendoli con un’arma da fuoco. Un terzo, ferito alla gamba, è riuscito a fuggire, ma è stato poi fermato dai Carabinieri nei pressi dell’ospedale. Sarà la procura a stabilire se si tratti o meno di legittima difesa, intanto però si riaccende il dibattito sul tema.

“Credo sia assolutamente legittimo che un cittadino in determinati contesti e in determinati luoghi abbia il sacrosanto diritto di difendere quel luogo, il bene del lavoro e il bene più prezioso, quello della vita, propria e dei propri cari”. Così ai nostri microfoni l’Onorevole della Lega Nicola Molteni, promotore della riforma che nel 2019 portò importanti modifiche al codice penale in materia di legittima difesa.

Con Stefano Molinari e Luigia Luciani, ecco il commento di Nicola Molteni in diretta.

“Solidarietà alla famiglia. Io spero, mi auguro e credo che al netto delle valutazioni che dovranno essere fatte che sono oggetto da parte della procura si possa portare all’affermazione del principio della legittima difesa. Quindi a riconoscere l’inviolabilità del luogo di lavoro e il diritto di un cittadino, un onesto lavoratore, di poter reagire a un’aggressione fatta con violenza e con minaccia in questo caso aggravata dall’uso delle armi, per poter difendere un bene che è il bene della vita, il più prezioso che esista, propria e dei familiari.

Con la riforma del 2019 noi abbiamo introdotto due concetti fondamentali: che non ci sarà più il risarcimento del danno a beneficio delle famiglie del criminale e le spese di giustizia saranno a carico dello Stato. Credo che sia necessario e doveroso per tutelare chi ha rischiato la propria vita che decide di difendersi.

Io lo dico anche da Sottosegretario dell’Interno: tocca allo Stato garantire la sicurezza, il controllo del territorio e contrastare la criminalità. Se lo Stato non lo fa, credo sia assolutamente legittimo che un cittadino in determinati contesti e in determinati contesti abbia il diritto di difendere quel luogo, il bene del lavoro e il bene della vita”.