Ricordate: attenti a quanto vi allontanate da casa quando portando a spasso il cane, ma se volete fare un bel viaggio alle Canarie, non c’è problema. Scegliete quando partire, fate un bel test rapido a 72 ore dal volo, e potrete raggiungere lista (limitata, attenzione, ma lunga) di mete, rigorosamente all’estero, si badi.
E’ quanto si evince da una recente nota del Viminale, che specifica quanto riportato nel decreto Covid del 3 marzo firmato da Mario Draghi: “Sono giustificati gli spostamenti finalizzati a raggiungere il luogo di partenza di questo tipo di viaggi che, in quanto generalmente consentiti, non possono subire compressioni o limitazioni al proprio svolgimento“.

Una beffa clamorosa per gli alberghi italiani che terranno chiuse le reception probabilmente per gran parte della primavera. E c’è di più, perché mete come la Spagna non solo sono appetibili per una vacanza, ma anche per le minori restrizioni anti-Covid vigenti in quei luoghi: un particolare molto invitante per i giovani italiani che invece in patria sono alle prese con il costante coprifuoco incombente.
Danno e anche beffa per tutto il settore turistico e culinario insomma. Sentite come ha commentato ai nostri microfoni il Vicepresidente di Federalberghi Giuseppe Roscioli.

Direi che è alquanto bizzarra questa situazione, io non capisco come possano averla anche solo pensata una cosa del genere, che un milanese possa andare e tornare con un test rapido dall’estero, poi con un test rapido non può andare a Lodi. Veramente mi chiedo con quale criterio di buon senso stiamo ragionando?
A maggior ragione quando abbiamo delle economie disastrate in Italia, permettiamo di spendere i soldi all’estero e non in Italia? Qual è la ratio di tutto ciò?
Se il tampone rapido secondo il governo italiano è valido per poter atterrare a Tenerife, non capisco perché non sia valido per atterrare a Palermo.

C’è da fare domani mattina questo Green Pass e agevolare gli spostamenti per chi è vaccinato, e aggiungerei anche chi ha avuto il Covid e ora ha gli anticorpi. Lo potremmo fare da domani a costo zero, è un’altra delle proposte che stiamo facendo, vediamo se sarà accettata, ma credo che col numero di vaccini che stiamo facendo adesso, questa storia finirà l’anno prossimo.

E’ nell’ultimo decreto che è stata fatta questa cosa, per quello io continuo a non capirlo. Ci eravamo offerti anche noi addirittura come sede per fare i vaccini. Anziché costruire le piramidi del Cairo in tutta Italia si potevano usare degli alberghi che ora sono mezzi vuoti. Non solo i vaccini, ma anche i test.
Test gratuiti? Sì, ma solo se questo potesse essere una via per poter cambiare la legge che prevede che oggi i ristoranti siano chiusi. Altrimenti è inutile.
Noi abbiamo chiesto che il test che è valido per Tenerife sia valido anche per Palermo, ma anche qui non c’è stata risposta. Quindi mi chiedo: ma che stiamo facendo? Io sono un po’ preoccupato, anche perché i nostri alberghi a Pasqua sono chiusi.

Questa di Pasqua spero sia una grossa svista e non una cosa voluta, perché in un momento così tragico per la nostra economia permettiamo di spendere soldi altrove?“.