La cosiddetta svolta green è un tema centrale per il futuro dell’economia mondiale. Ogni innovazione, mutamento o riforma deve essere fatta nell’ottica della sostenibilità e della salvaguardia dell’ambiente.

Lo hanno scritto nero su bianco i membri del G30 o Group of Thirty – un’organizzazione composta da banchieri ed esperti di economia e finanza di tutto il mondo – all’interno di un report che detta quelle che secondo loro dovrebbero essere le linee che ciascun governo del mondo dovrebbe seguire per uscire dalla crisi scatenata dal Covid.

A presiedere la stesura di questo documento, pubblicato a dicembre 2020, è stato uno dei membri onorari del G30 nonché attuale Premier del nostro esecutivo: Mario Draghi.

Dietro questa svolta green ribadita a più riprese dallo stesso Draghi anche all’interno del suo programma di Governo, ci sarebbe però secondo il Prof. Valerio Malvezzi un enorme conflitto di interessi.

La Commissione Europea ha infatti nominato BlackRock, la più grande società di investimento al mondo con un patrimonio totale di quasi 8000 miliardi di dollari, consulente in tema di finanza sostenibile.

I dettagli sulla vicenda in questa intervista di Francesco Vergovich e Fabio Duranti.

“Sapete la svolta green che sta dietro alla visione scritta in quel documento a chi è stata affidata? La svolta green vale il 37% dei Recovery Fund e sapete chi gestisce questa materia? BlackRock. Io l’ho scritto alla Rai, a diversi giornali, ma nessuno lo riporta.

L’Unione Europea con una decisione recente ha affidato la consulenza sulla svolta green a BlackRock, un fondo americano che ha un patrimonio di circa 8 mila miliardi. È lo stesso fondo americano che vi avevo detto essere incaricato della consulenza sugli stress test delle banche da parte della BCE quando presidente era guarda caso Mario Draghi.

E voi mi dite che governano i politici? Posso avere qualche dubbio di conflitto di interessi? Fra l’altro lo aveva detto il garante della privacy: cosa state facendo? Se si occupa come fondo speculativo di investimento delle operazioni in materia ambientale non potete metterlo a fare consulenza perché altrimenti viene ad acquisire informazioni privilegiate esattamente come successe quando Draghi era presidente della BCE. Lo rifanno di nuovo: nonostante l’avviso del garante della privacy non è stato revocato l’incarico.

Trovate normale che un fondo americano speculativo vada a definire le partite europee che sono le stesse che decideranno le riforme che dobbiamo fare su tecnologia e ambiente?”