Con Lega e Forza Italia la maggioranza per dare il via al nuovo Governo Draghi sembrava già essere definitiva. Chiuso il voto sulla piattaforma Rousseau degli attivisti del Movimento 5 Stelle, il favore dei partiti si amplia: i risultati indicano un 59,3% sì e 40,7% no a sostegno del Governo.

Ma quale sarà il futuro del Movimento dopo questa ennesima giravolta? È nella svolta green di cui si parla tanto il suo destino?

Stefano Molinari lo ha chiesto a Pietro Paganini, Professore Aggiunto in Business Administration presso la Jhon Cabot University di Roma. Ecco il suo intervento a “Lavori in corso”.

Non capisco l’eccessiva critica o entusiasmo nei confronti del Movimento 5 Stelle. Hanno una loro logica interna, di partito o movimento che sia e si sono fatti delle regole.

La struttura dello Stato e la composizione dei ministeri va riformata, questo è un dato di fatto. Credo che Draghi possa mettere in piedi una riforma ed è chiaro che non deve essere una cosa pasticciata di sei mesi o un anno. E’ una sfida importante. Sulla questione ecologica noi abbiamo necessità di andare verso un tema di sostenibilità. Io ho creato un “pensatoio” che si chiama “Competere per lo sviluppo sostenibile” dove dentro abbiamo creato un gruppo di lavoro chiamato “Nutrizione sostenibile”. Necessario è un equilibrio tra le attività dell’uomo nel creare prosperità ma farlo con minore impatto possibile sulle attività non umane, sulla terra. Ultimamente tendiamo a dare più importanza all’orango tango che ai bambini.

Siamo passati da un estremo all’altro. I 5 Stelle ci hanno regalato due facce al riguardo. Abbiamo bisogno di un Movimento 5 Stelle e di un Governo che portino avanti politiche razionali e non campate per aria tipo il monopattino. Abbiamo bisogno di una politica che tenga conto della sostenibilità. Va benissimo un nuovo Ministero ma con queste prerogative.

Non preoccupiamoci, entreranno nel Governo e sarà un Governo forte con un’opposizione sostanzialmente costruttiva. Poi gli elettori decideranno fra un anno, un anno e mezzo”.