La variante inglese irrompe a Gussago, nella scuola primaria di Ronco (provincia di Brescia): sono 12 i bambini, tutti asintomatici, rimasti a casa; altri 14 sono dunque tornati a scuola, che nonostante le pressioni non è stata chiusa dal Sindaco Giovanni Coccoli.
Malgrado la variante sia più contagiosa del normale Sars Cov-2, la scelta è dettata dal fatto che la sicurezza pubblica potrebbe essere ancor più compromessa dalla chiusura dell’istituto, come ha spiegato il primo cittadino a ‘Lavori in Corso’.
Ecco le sue parole ai microfoni di Stefano Molinari e Luigia Luciani.

Io ho pensato per più di un momento di chiudere la scuola. Va detto che questa quarta ovviamente è la più sicura in questo momento, perché hanno fatto tutti i controlli. Il problema lo abbiamo sulle altre classi.
Se io avessi chiuso la scuola ieri per oggi – detto che poi lunedì e martedì sarà vacanza – cosa sarebbe successo?Che questa mattina molti genitori impegnati col lavoro avrebbero portato questi bambini dai nonni, dagli zii, da qualche conoscente e capite bene che la situazione avrebbe potuto essere peggiore.

In accordo con Ats abbiamo quindi deciso di lasciare le scuole aperte perché, tutto sommato, i ragazzi sono in un ambiente controllato e sicuramente meno rischioso rispetto ad essere in ambienti diversi o in giro.

Vi lascio immaginare cosa si sia scatenato tra ieri e oggi tra i genitori, perché in ogni direzione, che tu chiuda o che tu tenga aperto, qualcuno viene scontentato.
La DAD però anche da noi è a gran richiesta, ed è un problema vero perché quando tu hai metà classe in presenza e l’altra metà, loro malgrado, sono a casa positivi o asintomatici e non possono seguire le lezioni perché nel nostro caso anche degli insegnanti sono a casa. Ricordiamo che la scuola è un diritto fondamentale anche per chi è a casa.

In una terza fase, ma a breve, del piano vaccinale potrebbero essere inseriti a mio avviso gli insegnanti e le scuole, sarebbe un modo intelligente per mettere in sicurezza davvero e consentire ai ragazzi la presenza a scuola“.