L’8 dicembre il Regno Unito, il 27 dicembre il resto d’Europa: la campagna vaccinale anti-Covid in Europa è già iniziata e con non poche polemiche.

I tempi di sperimentazione sono da considerarsi sufficienti a garantire un vaccino sicuro per la popolazione? Questa la grande domanda su cui tutto il mondo si sta interrogando e sulla quale l’opinione degli esperti è divisa.

Per alcuni, infatti, i tempi sono stati accelerati dalla situazione di emergenza, ma non per questo il vaccino è meno sicuro. Per altri, invece, la sperimentazione non basta a garantire che a lungo termine non si manifestino effetti indesiderati e per questo è da considerarsi incompleta.

Ma cosa sta succedendo fuori dall’Europa?

In questo video, l’intervista del giornalista Tony Jones al Primo Ministro australiano Scott Morrison tradotta in italiano. Ecco cosa ha detto il Premier a Radio 3AW News Talk a proposito del vaccino anti-Covid.

GIORNALISTA: Per quanto riguarda il lancio del vaccino? Quanto ancora dovremo aspettare? Voglio dire, stiamo vedendo paesi come Israele, per esempio, che dicono che non sono lontani dall’aver testato tutti, ogni membro della loro popolazione. Stiamo vedendo negli Stati Uniti, nel Regno Unito. Quando è il nostro turno?

PRIMO MINISTRO SCOTT MORRISON: Bene, solo ieri ci sono stati 58.000 casi di COVID nel Regno Unito, Israele ha attraversato un’altra situazione di emergenza ed è un paese molto piccolo rispetto all’Australia. Ma se guardi al Regno Unito e ad altri paesi, sono nelle primissime fasi, hanno avuto parecchi problemi e lo stanno facendo in caso di emergenza.

Non stanno testando lotti di vaccini prima che siano diffusi tra la popolazione, da quanto mi risulta. Processi che noi seguiamo qui in Australia.

Ora, noi abbiamo il nostro calendario programmato ed è per questo che tutti i nostri funzionari sanitari sono qui a Canberra, dove mi trovo io, il ministro della Salute che lavora per Melbourne, per assicurarci che venga fatto il più rapidamente possibile e in sicurezza.

Ma l’Australia non è in una situazione di emergenza come il Regno Unito. Quindi non dobbiamo bruciare le tappe. Non dobbiamo correre rischi inutili. E stiamo imparando molto da alcune delle questioni che si stanno presentando e dalla confusione, in particolare, che c’è riguardo alle dosi, alla distribuzione e alla somministrazione dei vaccini.

Loro sono in una posizione in cui non hanno altra scelta a causa della terribile situazione in cui si trovano. In Australia, non siamo in quella situazione, quindi è importante che gli australiani abbiano totale fiducia in questo vaccino e ciò richiede tutti i processi adeguati da seguire. E quei processi non finiscono solo quando la TGA, l’Amministrazione per i Beni Terapeutici, approva il vaccino.

Devi quindi andare a testare i lotti in arrivo che verranno somministrati in tutto il paese, e questi suggerimenti che ho sentito riguardo al tentativo di accelerare questo processo penso possano essere molto pericolosi.

Dovremmo lasciare che i funzionari sanitari facciano il loro lavoro qui e lo facciano con la rapidità con cui so che lo stanno facendo e con la sicurezza che gli australiani si aspettano. Voglio dire, non credo che gli australiani vogliano che inviamo, volenti o nolenti, fiale di vaccino di cui non sono stati testati i lotti, che è il normale processo che si verifica con qualsiasi vaccino approvato dalla TGA.

Come ho detto, stiamo lavorando molto duramente dalle vacanze estive per garantire che il vaccino sia il più rapido e sicuro possibile. E ciò includerà, ovviamente, assicurarsi che gli australiani siano ben informati sul vaccino e su come accedervi, e che abbiano buone informazioni in modo che le persone possano prendere le proprie decisioni sulla propria assistenza sanitaria.