Il peggio per Giuseppe Conte e il Governo ancora in carica sembra essere passato. La due giorni di fiducia prima alla Camera e poi al Senato hanno ufficializzato l’uscita dal tavolo dei ministri della delegazione di Italia Viva e hanno acceso in Parlamento quello che nella passata legislatura i 5 Stelle chiamavano “mercato delle vacche”.

La maggioranza infatti resta assoluta nell’aula di Montecitorio, ma diventa relativa dentro Palazzo Madama. Qui la caccia ai “responsabili” ha fruttato all’Esecutivo la quota di 156 voti a favore, ma non sono escluse affatto le sorprese in positivo o negativo.

Cosa resta di questo passaggio parlamentare della situazione politica, che per il momento non è degenerata in una crisi ufficiale di Governo? Ne hanno discusso Fabio Duranti con il professor Enrico Michetti, insieme a Francesco Vergovich. Questo il loro commento a “Un giorno speciale.

Duranti: “Parlamento ridotto in gallinaio”

“Io ho poco da commentare. Ho un’amarezza dovuta a un po’ di vergogna nei confronti dei miei concittadini europei e del resto del mondo. Il declino del nostro Paese è unico forse al mondo. Un Paese che era la quarta potenza, che poteva vantare eccellenze, ridotto in un gallinaio. Il Parlamento ormai occupato da persone di pessima qualità morale e di dignità sotto i piedi.

Io ho assistito vedendo gli interventi a bugie sonore. Addirittura millantare fatti mai accaduti. Io capisco che oggi contano di più i famosi addetti alle comunicazioni, i vari strateghi dell’inganno. Io solamente a dire la metà delle cose dette ieri dal Presidente del Consiglio mi vergognerei, sapendo che sono false

Michetti: “Deficit di competenze da colmare”

“C’è un deficit di competenze che si cerca colmare attraverso l’accesso di soggetti esterni, che possono avere competenze di natura privatistica, finanche eccellenti, ma che non hanno nessuna competenza con riguardo alla liturgia di Stato. Bisogna garantire un presidio politico che consenta una collegialità da parte di tutti i partiti, un supporto al Governo da parte di tutti i partiti.

Chiaramente i Governi istituzionali possono durare un anno. Però conducono alle elezioni, che siano in grado di fare una legge elettorale semplice e che possa garantire governabilità. Nei ministeri che non sono tecnici ci devono andare i leader di partito perché così almeno la smettono di mettere in scena questo teatrino ignobile. Stamattina sentivo che verranno spacchettati i ministeri per accontentare le persone che transiteranno da una parte all’altra. E’ un mercato delle vacche”.