Con il coronavirus che non cessa di influenzare le nostre vite, scienziati e presunti esperti hanno occupato tutti gli spazi mediatici disponibili. Tuttavia, nonostante l’intera comunità debba essere chiamata in causa per una pandemia che per certi versi ha già fatto la storia, sembra che ad essere ascoltati siano sempre le stesse persone. Non cambiano le voci che sentiamo su contagi, lockdown e vaccino. Vediamo i soliti volti presenziare studi e salotti televisivi.

Accade quindi che una corrente del pensiero scientifico, quella non allineata, viene evitata o addirittura oscurata quando riesce a trovare spazio di espressione. Una vera e propria censura che evade i confini italiani e si ripropone nelle stesse modalità in giro per il mondo. Montagnier, Honjo, Tarro: sono solo alcuni tra i prestigiosi nomi di caratura internazionale silenziati perché hanno espresso un parere dissonante sul covid.

A denunciare le azioni subite dai suoi colleghi è stato il professor Giuseppe Di Bella, ospite ai microfoni di Ilario Di Giovambattista e Stefano Raucci. Questa la sua testimonianza in diretta.

“Montagnier sa che un vaccino non si può improvvisare per vari motivi. Ci vogliono anni, vanno valutati tutti gli eventi avversi. Bisogna conoscere tutti i particolari. C’è un aspetto inquietante: un collega ha chiesto all’Istituto Superiore di Sanità e al Ministero tutti gli eventi avversi del vaccino. Per esempio in gravidanza e negli immunodepressi. Loro non hanno risposto nulla.

C’è un altro Nobel, Tasuku Honjo, che hanno immediatamente attaccato, gli hanno cancellato tutti i post, è stato linciato da una pioggia di fake news. Questo qua ha ricevuto il premio Nobel due anni fa perché ha fatto studi sull’immunità in generale e antitumorale. Ha rilasciato dichiarazioni sul covid che sono in contrasto pieno con il potere internazionale, con il nuovo ordine. Le sue dichiarazioni sono sparite perché ha detto cose sgradite circa l’origine, la diffusione e il tipo di malattia del virus.

Parliamo dei vertici della ricerca mondiale. Però, attenzione, questa è ricerca mondiale libera, indipendente e non sponsorizzata. Come quello che dichiara Tarro.

Bisogna fare riferimento a personaggi di questa portata, che parlano al di fuori di questo sistema di potere. Guardate la velocità impressionante con cui le loro dichiarazioni vengono immediatamente censurate e ricoperti, sommersi da fake news e attacchi”.