Passato l’ormai celebre e per certi versi storico “Vax-Day” dello scorso 27 dicembre, i cittadini stanno cominciando a prendere familiarità con un vaccino che chissà per quanto tempo ci terrà compagnia con discussioni e dibattiti.

La campagna vaccinale è ufficialmente partita, anche se si preannuncia duratura. E mentre scorrono davanti ai nostri occhi le immagini di camion che trasportano migliaia di fiale contro il covid, nessuno ha potuto sciogliere i dubbi che permangono su chi dubita del vaccino.

Gli scienziati infatti sembrano governare questo periodo pandemico, senza lasciare spazio a critiche e dissensi. Ne è convinto anche il filosofo Diego Fusaro, che ha espresso il suo parere ai microfoni di Fabio Duranti e Francesco Vergovich.

Questo l’intervento di Diego Fusaro a “Un giorno speciale”.

“Stiamo vivendo una crisi senza critica, si sta producendo un dogmatismo che genera fazioni simili alle tifoserie che si dividono in sì-vax e no-vax. Viviamo in un’epoca in cui non è nemmeno possibile giudicare, criticare e sollevare questioni.

La scienza si sta mutando in una grande religione con i suoi riti, il suo dogmatismo, le sue inquisizioni per silenziare i dissenzienti… Sta tramutando in una religione tecno-scientifica che non accetta la libera discussione.

Ricordo sempre l’orrendo manifesto della razza nel 1938 firmato da scienziati, non stavano facendo scienza ma usavano il nome della scienza come bieca copertura ideologica a una pratica abominevole che è il razzismo”.