L’altra faccia dell’emergenza sanitaria: i danni psicologici e morali dei cittadini. Cittadini intesi come un’unità unica nel mondo che sta affrontando una situazione di grande stress a causa delle varie restrizioni per contrastare la diffusione del Covid-19. All’inizio della pandemia regnava la speranza riguardo a una possibile risoluzione dell’emergenza e, attraverso il grido di “Andrà tutto bene”, la popolazione ha creato un filo unico che ha permesso a tutti di resistere.

Oggi però ci troviamo di fronte a una realtà diversa: le rivolte si stanno diffondendo nei vari paesi. Ne è un esempio l’Olanda che, nella città di Amsterdam, ha visto disordini popolari per contrastare le varie misure restrittive imposte dal Governo. In Italia, oltre al malcontento e alle difficoltà derivate dalle norme in vigore, si vivono anche gli effetti di una profonda crisi di Governo che fa sprofondare ancora di più il paese nell’incertezza.

A “Un giorno speciale” con Francesco Vergovich, Antonio Guidi e la psicologa e psicoterapeuta Maria Rita Parsi, si è parlato dell’intervento della psicoterapia per aiutare i cittadini e dell’importanza di trovare la speranza all’interno della persona quando, come in questo momento storico, all’esterno regna il caos.

“Posso fare una metafora: io faccio lo ‘chef’, faccio la guida. Più volte ho affrontato una serie di problemi, partendo dai miei, e ogni volta che faccio una scalata in compagnia di qualcuno ho la mia supervisione. Chi scala con me deve ricevere tutti gli strumenti per poterla affrontare. Il successo non è dello chef ma di chi ha il coraggio di affidarsi a una guida, il successo è il suo. Ecco cos’è la nostra professione.

L’azione deve essere anche psicopedagogica, se io ti insegno a decriptare i sogni e a fare attenzione ai tuoi motti di spirito, ai tuoi atti mancati, io ti educo ad usare la materia prima che permette di capire cos’è l’inconscio e ti metto in condizioni di affrontare questa scalata.

Le guide che danno esempio pubblico di comportamento sono quelle a cui il microcosmo familiare e sociale fanno riferimento. Se le guide sono capaci di dialogare fra loro, mettersi in contatto, rispettarsi nonostante le differenze e i conflitti per il bene dei cittadini credo che allora la gente si comincerà a fidare in famiglia e ancor più se vede che il governo delle cose è fatto per il bene e nel rispetto dei diritti e delle libertà dei cittadini.

Pandemia? Quello che consiglio è che bisogna considerare, quando si è chiusi in casa per il lockdown, di avere dei piccoli spazi se possibili di riservatezza e di privacy ma se questo non è possibile ricordarsi di organizzarsi in maniera rispettosa nei tempi degli uni e degli altri. Tutto questo è fondamentale”.