Passata anche la Befana, possono considerarsi definitivamente esaurite le festività natalizie. Rispetto agli scorsi anni, purtroppo, il sentimento generale è di una nostalgia che non riguarda i giorni appena trascorsi, ma un passato sempre più remoto.

Sono mancati infatti le classiche riunioni di famiglia, i pranzi e le cene nei ristoranti, gli acquisti natalizi e tutto ciò che si è sempre fatto in questo periodo. A ricordarlo è stato anche Armando Perticaroli, in arte dj Armandino, in un recente post su Facebook. Ospite di Stefano Molinari e Luigia Luciani, dj Armandino ha raccontato le sue sensazioni di questi giorni, denunciando al contempo il mancato sostegno dello Stato in questo tempo di crisi.

Ecco l’opinione di dj Armandino a “Lavori in corso”.

“E’ stata una giornata particolarmente triste, così come insomma sono state in generale delle festività tristi un po’ per tutti. A parte non poter riabbracciare i propri familiari, non poter proprio riabbracciare la città in un momento così importante.

Il discorso del Premier, quando ha parlato dei danni ai ristoratori, è stata una grossa beffa per noi. Sono stati fatti ristori per i ristoranti, azioni per l’industria degli hotel, ma noi siamo stati completamente ignorati. E’ questo è grottesco. Probabilmente si pensa alle discoteche come locali di perdizione e non come industrie. Nonostante siamo completamente fermi dal 28 febbraio, senza un giorno di lavoro.

Io voglio soltanto darvi un dato che riguarda la mia attività. Il mio club, chiuso dal 28 febbraio scorso, costerà circa 200 mila euro. Aveva fatturato nell’anno precedente poco meno di un milione di euro e ha ricevuto dalla Stato 39 mila euro. Questo è un dato: lo Stato dice che dobbiamo stare chiusi, ma poi ci ha abbandonato”.