Continua la campagna di vaccinazione anti-Covid iniziata lo scorso 27 dicembre: ad oggi ammonta a oltre 800 mila il numero di somministrazioni effettuate nel nostro paese. Dato che posiziona l’Italia al sesto posto per numero di dosi rispetto al quinto degli Emirati Arabi, con oltre un milione, e al settimo della Russia, con qualche centinaio di dosi in meno rispetto a noi.

Non sono venuti meno in queste settimane i dubbi di moltissimi esperti circa le fasi considerate “incomplete” della sperimentazione del vaccino. Sono in tanti infatti a sostenere che le informazioni di cui si dispone al momento siano manchevoli di dati fondamentali perché possa essere considerato veramente sicuro.

Tra questi esperti c’è il Prof. Giuseppe Di Bella che in diretta con Ilario Di Giovambattista, Stefano Raucci ed Enrico Michetti ha fatto presente come al momento la comunità scientifica manchi gravemente di risposte ad alcuni dei quesiti più importanti su questo vaccino.

Partendo dai sospetti sollevati da un importante articolo della testata scientifica del British Medical Journal, ecco cosa ha spiegato il Professore ai nostri microfoni.

“L’articolo del British Medical Journal, una testata scientifica storica prestigiosa, fa tutta una serie di affermazioni circa la notevole prudenza e valutazione relativa a una serie di parametri di questo vaccino Pfitzer per cui l’effetto positivo potrebbe oscillare fra un 19 e 29%. Sono molto cauti su questo, è un editoriale, non è una pubblicazione, ma è un articolo molto coraggioso perché va controcorrente. Spegne notevoli entusiasmi.

L’esperienza ci dice, come affermato dal Professor Montagnier e dal Professor Tarro, che un vaccino per dare sicurezza deve avere lunghe sperimentazioni. Come minimo due anni, preferibilmente tre o più. E poi deve essere pubblicato. Su questo vaccino non è pubblicato assolutamente nulla.

Ancora mancano dati fondamentali per la sicurezza. Non sappiamo cosa accade su un soggetto fortemente allergico, una donna in gravidanza, un immunodepresso… E poi tutta una serie di patologie importanti, soprattutto neurologiche che si stanno registrando. Danni importanti soprattutto a livello neurologico: stati confusionari, vertigini. Ci sono anche tre decessi a due giorni dal vaccino: non si sa ancora se sono causati dal vaccino, ma è fortemente sospetta la coincidenza se dopo due giorni c’è il decesso.

In pratica mancano le risposte a dei quesiti importantissimi”.