Siamo infine giunti al dì della Vigilia di Natale e possiamo dirlo con mestizia: questo non sarà un sereno Natale.
Al contrario, è un Natale letteralmente funestato e insozzato da questa vicenda tragica della gestione politica inadeguata dell’epidemia del coronavirus.
In particolare hanno scelto di attaccare il Natale come luogo strategico, come fortilizio della tradizione, come emblema della famiglia e della comunità. Hanno scelto di attaccare una delle roccaforti della resistenza al nuovo ordine mondiale politicamente e anche terapeuticamente corretto.

Non deve sfuggire, oggi più che mai, come il virus si dimostri perfettamente allineato con la nuova classe dominante, il blocco oligarchico liberale che sta gestendo ad usum sui l’epidemia, sfruttandola come cospirazione oggettiva, come direbbe Agamben.

Cospirazione oggettiva vuol dire che il potere utilizza il virus e l’epidemia volgendoli puntualmente a proprio favore, non lasciandoli scappare questa ghiotta opportunità per riplasmare la società in maniera ancor più verticistica a vantaggio delle classi dominanti e a svantaggio delle già suppliziatissime classi dominate.

Ebbene, non vi sarà sfuggito come in questi giorni, proprio in concomitanza con le misure restrittive stringenti, degne sempre più palesemente del Cile di Pinochet, anche il virus stia dando ragione – ancora una volta – ai fautori dell’ordine terapeuticamente corretto, agli ierofanti del nuovo ordine della shooting economy, del capitale finanziario e dei colossi e-commerce.
Infatti i contagi, ci dicono i principali quotidiani (allineatissimi con il logo unico politicamente e terapeuticamente corretto), non accennano a diminuire, anzi, in alcune regioni hanno già incredibilmente preso a risalire; sicché la scelta delle misure drastiche per questo Natale 2020 appare ancora una volta suffragata, e anzi buona in ragione del fatto che il virus dà ragione – guarda caso ancora una volta – ai fautori dell’ordine dominante.

Quale che sia la sua origine, il coronavirus è un virus che sin da subito ha “combattuto” dalla parte dei dominanti.

Ha difeso tutte le loro ragioni e i loro interessi: dall’e-commerce alla finanza, dalla neutralizzazione dei ceti medi e delle classi lavoratrici alle task force, passando per la distruzione delle democrazie parlamentari.

Addirittura ora parteggia palesemente contro il Brexit, se è vero (come è vero) che sembra una manna piovuta dal cielo per colpire l’Inghilterra nel momento concreto del Brexit, dimostrando al mondo intero che l’Inghilterra e più isolata e che le conseguenze esiziali per questa sua scelta libera provengono non solo dai mercati e dalle classi dominanti, ma addirittura dall’invisibile coronavirus, che ha scelto anch’esso di colpire un popolo reo di aver scelto di liberarsi da quel campo di concentramento immenso che si chiama pudicamente Unione Europea, negazione della più nobile idea di Europa.

Puntualmente il Covid fa gli interessi delle classi dominanti e mortifica quelli delle classi subalterne.

RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro