Il Premier Giuseppe Conte ha presentato al Consiglio dei Ministri il suo progetto per il rilancio dell’Italia con i soldi del Recovery Fund. Non sono mancati naturalmente il colpi di scena nell’allocazione delle risorse. Le voci che girano sulla distribuzione di questi 200 miliardi, in un momento di emergenza sanitaria, non sembrano rispecchiare veramente le necessità del paese.

Ecco un rapido elenco:

  • 48 miliardi alla digitalizzazione e all’innovazione
  • 74 miliardi per il green
  • 27 miliardi per la mobilità sostenibile
  • 17 miliardi per la parità di genere
  • 9 miliardi per la sanità

Dunque ultima posizione per il settore sanitario, quasi doppiato dai finanziamenti per la parità di genere. Di questo argomento ha parlato in diretta il filosofo Diego Fusaro a ‘Un Giorno ‘Speciale’ insieme a Fabio Duranti e Francesco Vergovich.

“Ormai il conflitto è sociale. Da una parte abbiamo quelli che possono campare di rendita o addirittura come garantiti o implementando i profitti, come i signori della finanza e dell’e-commerce, e dall’altra ceti medi e precari per i quali il lockdown significa morte certa. Lockdown sarà ricordato come lo strumento delle classi dominanti per massacrare i ceti medi e disciplinare la società.

Il Recovery Plan mette al primo posto ‘digitalizzazione’ nei finanziamenti e solo all’ultimo la sanità, addirittura dopo la parità di genere e la transizione alla green economy… capite come ci prendono in giro quotidianamente quelli che ci dicono che la salute è la cosa più importante. Difendere la salute è solo l’alibi per toglierci diritti e libertà.

È un sequestro di democrazia che si inventa la storiella degli esperti per decidere al posto del popolo vile e rozzo. E poi questi tecnici coincidono sempre con i banchieri, i top manager, gli esponenti della classe dominante… non venitemi a dire che Colao è un tecnico super partes, porta avanti la visione delle classi dominanti.

Quello che sta avvenendo è il tramonto delle democrazie parlamentari, sta venendo meno la tripartizione dei poteri, assistiamo alle Task Force non votate da nessuno che decidono delle questioni fondamentali. Il prossimo obiettivo sarà quello di profanare le nostre case, violare l’art. 14. Avete visto il ghigno di Conte quando ha detto che ‘in uno stato liberale e democratico non possiamo entrarvi in casa’. Già che lo specifichi è grave, ma passa anche il messaggio che non possono proteggerci fino in fondo perché non possono entrarci in casa, quindi se vorremo essere protetti fino in fondo dovrebbero entrarci in casa. Ricordatevi che il manifesto della razza fu firmato e proposto dagli scienziati”.