Il Premier Giuseppe Conte ha tenuto oggi l’ordinaria conferenza stampa di fine anno, richiesta dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e in collaborazione con l’Associazione della Stampa Parlamentare. Tra gli argomenti trattati abbiamo ascoltato la dichiarazione della proroga dello Stato di emergenza oltre il 31 gennaio e i principali aggiornamenti sul vaccino anticovid.

All’interno del Governo però vengono a galla sempre più fratture, soprattutto su un fattore determinante per quanto riguarda l’emergenza sanitaria: l’obbligatorietà del vaccino anticovid, arrivato in Italia dal 27 dicembre.
Il Premier la esclude affermando proprio durante la conferenza che “L’Italia escluderà la vaccinazione obbligatoria”.
Di contro, il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha iniziato una battaglia proprio per rendere il procedimento obbligatorio.

La crisi di Governo è dietro l’angolo? Quali sono le prospettive per il 2021?

Ne parliamo con Antonio Padellaro, editorialista e fondatore del Fatto Quotidiano, a “Lavori in corso”

“Stato di emergenza? Se avesse detto che le cose stavano migliorando saremmo rimasti sbalorditi. I numeri continuano ad essere quelli che vediamo anche oggi. C’è un andamento endemico che non lascia prospettive ottimistiche.

I dubbi sono molti e ci angosciano. Questo Governo è sull’orlo della crisi. Mi sembra che se c’è un partito che toglie la fiducia, Conte lo ha detto chiaramente che andrà a casa, ma il problema Conte è relativo. Ci siamo, se Renzi insiste il premier non avrà più la maggioranza e andrà a casa. Così il Governo esce dal ricatto di un partito politico presente per mettersi nelle mani di 30 personaggi che non si sa bene a che titolo appartengono.

Si mandi a casa il Governo ma dopo basta pasticci e si facciano le elezioni a marzo. Certo, mi viene da ridere a pensare a una normale amministrazione sino a marzo, visti i casini in cui siamo immersi.

Ci sono delle misure che vanno prese per i cittadini normali che non possono più aspettare che Renzi o Conte si mettano d’accordo. Non se ne può più, se Conte deve andar a casa, vada a casa. Ci sono delle misure che vanno prese per i cittadini normali che non possono più aspettare che Renzi o Conte si mettano d’accordo. Non se ne può più, se Conte deve andar a casa, vada a casa.

Non vedo a che titolo Conte dovrebbe formare un partito per togliere i voti a PD e 5 Stelle. Lo farebbe per cosa? Per squalificarsi?
L’equilibrio delle forze in Italia è abbastanza consolidato. I partiti del centro sinistra sono molto meno uniti di quelli del centro destra.
I giochi si stanno esaurendo, o Renzi torna indietro o va avanti fino alle estreme conseguenze. Conte lo ha detto con chiarezza: se Italia Viva toglie l’appoggio al Governo, lui va in Parlamento. E se anche prendesse la maggioranza credo che andrebbe al Quirinale a dare le dimissioni, poi bisognerà vedere cosa farà Mattarella.

Penso che ci sarà un secondo round sull’obbligatorietà del vaccino. Se i numeri non saranno confortanti una decisione deve essere presa, c’è la salute di tutti in ballo. Penso che l’obbligatorietà in tal caso dovrà essere posta.