Nella nuova legge di bilancio stiamo assistendo ad un fenomeno che potremmo definire di magia, come quello che vede i maghi far apparire i conigli da un cappello.
Ma quello che è apparso in questione nell’articolo 184, che istituisce il fondo di rotazione per l’attuazione del Next Generation dell’Unione Europea, ossia il famoso Recovery Fund, non è un simpatico animaletto ma sono circa 120 miliardi di euro stanziati per il prossimo triennio.

Avete capito bene, oltre 34 miliardi per il 2021, 41 miliardi per il 2022 e 44 miliardi per il 2023.
Ma chi è il mago con il cappello ed il cilindro in mano che è stato capace di far comparire nella legge di bilancio i soldi di quel Recovery Fund che non è stato approvato ed è ancora bloccato dal veto di alcuni paesi? Molto facile.

Il mago è la solita Banca Centrale Europea ossia quella banca che crea denaro dal nulla e che quindi dovrebbe occuparsi semplicemente di far comparire fondi quando servono e di far scomparire tutti quegli inutili fondi europei come il Mes e Recovery Fund che vorrebbero invece sostituirla.

Invece cosa accade? Che la Banca Centrale europea venga sempre utilizzata per fare esattamente il contrario, tranne in casi come questi dove il fondo è ancora bloccato ma i soldi servono immediatamente per volontà politica.
E allora la BCE è costretta a fare la Banca centrale comportandosi da compratore di ultima istanza in modo tale che gli Stati possano emettere tutti i titoli di cui hanno bisogno e i mercati li comprano perché hanno la garanzia della Banca Centrale Europea. Fine della storia.

Ma allora perché dobbiamo comunque entrare nella trappola dei vari Mes e Recovery fund se i soldi sono già stanziati? Ufficialmente risponderanno a questa domanda dicendo che parte dei sussidi europei non prevedono restituzione perciò quando arriveranno andranno a rimborsare quei fondi già stanziati che oggi sono presenti nel cilindro della legge di bilancio ma qui la domanda nasce spontanea: ma se parte di questi fondi non andranno rimborsati chi è il nuovo mago che crea e regala fondi agli Stati?
Bene, il nuovo mago si chiama bilancio dell’Unione Europea, e dato che dietro ogni magia c’è sempre un trucco, quello del Recovery Fund prevede che siano i paesi ad aumentare il loro contributo al rilancio dell’Unione Europea e da quel bilancio ci saranno le garanzie per i fondi del Recovery fund che a noi dicono che non andranno restituiti.

Come vedete da un sofisticato trucco di magia e illusionismo ci siamo ritrovati a subire il più becero e elementare gioco delle tre carte.

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo