Torna Ronaldo e la Juve ne fa quattro, due il portoghese, punto e a capo? No, ha perso, per la prima volta nella storia (!) lo Spezia ma ha perso Dybala con una prestazione pigra, indisponente, vuota di tutto per un argentino che esige milioni quindici di salario, ritenendosi più forte di tutti, dopo CR7 ça va sans dire.

Ha perso anche Pirlo che per un’ora ha tenuto in campo il Sivorino (alla memoria), schierando un nuovo centrocampo, finalmente a tre, nel quale il più reattivo è stato McKennie, ovviamente sostituito per fare posto a Ramsey mentre lo sfinito Bentancur, che ha la stessa espressione sul volto sia quando segna un gol, rarissimo, sia quando sbaglia un passaggio (frequente), ha lasciato il ruolo a Rabiot andato in gol di destro, parbleu.

Juventus in sofferenza sino all’ingresso del fenomeno che ha ribadito la differenza, un gol in dribbling e uno alla Panenka su rigore, consegnatoli, come farebbe un paggio al re, da Chiesa che, a Firenze si sarebbe tenuto il pallone fino alla fine.

Sistemato il risultato restano i dubbi sulle scelte dell’allenatore. In Ungheria contro il Ferencvaros serviranno punti, in attesa di andare a Roma contro la Lazio. Con Ronaldo tutto torna a essere possibile.

Tony Damascelli