Può esistere una democrazia in cui la libertà di cura non si sceglie? Alcune correnti filosofiche sostengono che non vi possa essere uno Stato che – seppur con buoni propositi – non dia libertà di scelta per proteggere i propri cittadini. E’ di quest’avviso il filosofo Diego Fusaro, che però sulla situazione attuale la vede più nera: questo Stato non vorrebbe affatto il nostro bene secondo la sua visione.

La prova sta in una distinzione che viene dal mondo greco: per salvare solo il corpo (zoé, avrebbero detto i greci), si uccide il bìos, ovvero la vita “vera”: quella delle relazioni e dei legami. Per questo ad aprile si sarebbe tolto la vita un nonno di Savona a cui era impedito di vedere il nipote, e quindi di vivere una parte fondamentale della sua vita. Questo il paradosso che Diego Fusaro espone a ‘Un Giorno Speciale’: per salvare vite si uccidono i legami, parte imprescindibile del nostro vissuto.

“Ciò accade con la complicità dei media”: questo proverebbe a detta del filosofo il fatto che ci troviamo di fronte a una vera e propria riorganizzazione della democrazia in un senso più autoritario.

Il suo intervento ai microfoni di Fabio Duranti e Francesco Vergovich.

Non siamo più cittadini di uno stato democratico e portatori di diritti: diventiamo invece tutti pazienti di un nuovo leviatano terapeutico, i quali non possono non farsi curare in quanto potenziali malati asintomatici mettono sempre a repentaglio la vita degli altri. Non siamo più quindi cittadini soggetti a diritti, ma diventiamo pazienti del leviatano terapeutico che pretende di curarci e al quale non possiamo dire di no. Ecco perché fanno irruzione nella casa della signora che ordina la pizza, ecco perché multano due giovani amanti, ecco perché capitano scene assolutamente surreali.

Ha scritto bene Giorgio Agamben: gli italiani in nome della nuda vita sono disposti a rinunziare a tutto, anche al lavoro. la nuda vita è qualcosa che acceca e che non unisce gli uomini, ma li divide, li rende atomi biologici.

Con buona pace del discorso del medico, la vita non è solo un corpo che respira. Molti allarmi sono stati lanciati da psichiatri e psicoterapeuti sul fatto che stia soffrendo la salute psichica delle persone. addirittura sul Sole 24 Ore si parla del tema dei suicidi aumentati per il lockdown.

E’ solo frutto della cattiva fede del circo mediatico continuare a non capire che i più non negano l’esistenza del virus, negano semmai la legittimità di provvedimenti incostituzionali e liberticidi che si pretendono necessari per combattere il virus.
Siamo entrati in un regime Biopolitico, governamentale – direbbe Focault – e a mio giudizio apertamente autoritario, un regime che a differenza di quelli novecenteschi prende le stesse misure dicendo che lo fa per proteggerci“.


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