Ieri è tornato a farsi sentire il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un intervento che aveva al centro l’emergenza sanitaria. “Questo virus tende a dividerci, affrontiamo insieme il nemico comune, non pensiamo che a noi non possa succedere”.

E’ curioso che Mattarella abbia insistito per un verso sulla questione sanitaria e per un altro verso abbia ribadito frasi di circostanza. Quello che stupisce invece è l’assenza integrale nel discorso del Presidente della Repubblica sulla questione politica dell’emergenza.

Il Presidente della Repubblica è il garante della Costituzione. Ebbene, ci aspetteremmo da Mattarella qualche riferimento intorno al tema del rispetto della Costituzione. Quel che è evidente è che la Costituzione, in almeno 9 dei suoi principi, è stata palesemente sospesa.

Bisognerebbe essere guardinghi, oggi più che mai, sui pericoli di una violazione dello spirito della Costituzione. Voglio a questo riguardo rammentare le inappuntabili parole del Presidente della Repubblica Mattarella in occasione del suo discorso del 25 aprile 2019: “la storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica”.

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