“Per me è stato un privilegio, un onore, un orgoglio essere stato suo amico. Mi pregio di questo“.
E fa bene Luis Ruzzi, agente e ex Capo Delegazione dell’Argentina con tanto di benedizione proprio di Diego Armando Maradona.
Tra i tanti incarichi e privilegi avuti, Ruzzi mette lo status di amico del Pibe de Oro in cima. Lo fa non solo perché in pochi eletti possono vantare di essere stati davvero amici del Pibe de Oro, ma anche perché lui ha conosciuto Maradona, “quello vero”.
Già in un’intervista ai nostri microfoni aveva raccontato di come Diego Armando Maradona era stato consumato nell’essenza dal tempo, dall’alcol e dalle droghe, di come la prima moglie Claudia aveva tenuto a bada giornalisti e opportunisti che tentavano di aggrapparsi alle caviglie di Diego guardando alla fama dell’uomo, più che all’uomo: “Era difficile per gli argentini che lui adattarsi a questo“, dice Ruzzi ai microfoni di Mimmo Politanò.
Stavolta però le lacrime sono uscite, zampillando inesorabilmente.
Se la morte di Maradona è ormai già notizia nota e “vecchia” in tutto il mondo, c’è ancora qualcuno che non sa della scomparsa del Pibe de Oro: Si tratta di Carlos Bilardo, leggenda d’Argentina, 82 anni. Ha vinto il Mondiale nel 1986 con Diego protagonista ed è attualmente affetto da una malattia neurodegenerativa.
“Sta sempre in casa a guardare Netflix. Per lui Diego è come un figlio, ne morirebbe“, ha detto Ruzzi riferendo ciò che gli ha detto la moglie.
E’ per questo che i familiari di Bilardo hanno preferito non fargli sapere nulla della scomparsa del suo ex giocatore, onde evitare ulteriori danni.
Se lo sapesse “raggiungerebbe Diego. Sarebbero tutti e due lassù” dice Ruzzi.
Voce roca, tono sempre più flebile e, infine, lacrime.