Lockdown? Gianfranco Vissani non ci sta. O meglio, sarebbe anche il primo come dice a ‘Lavori in Corso’, ma ad una condizione: “Ci devono pagare“.
Insomma, la ricetta per lo chef è solo questa: inutile negare come anche l’esoso costo della santificazione dei locali abbia flagellato i portafogli degli esercenti sin dalle riaperture. Un costo che in caso di chiusura s fa ancora più aspro per Vissani, che ha addirittura fatto ricorso a un macchinario di santificazione dell’aria targato NASA.

Forse è anche per questo che esprime con questa veemenza una rabbia che in fondo è quella di tutti gli autonomi e professionisti d’Italia: loro – secondo Vissani – sono il vero motore del Paese: “Non venite a dirmi che sono gli Statali perché non ci credo” dice, definitivo, ai microfoni di Stefano Molinari e Luigia Luciani.
Ecco la sua intervista.

È una situazione ridicola, perché per esempio in Umbria oggi sono diminuiti i casi: da 750 sono passati a 400. Allora voglio dire che mi sembra un po’ tutto pesante.
Abbiamo fatto un mese e mezzo sulle spiagge che erano cariche come cavallette, ma nessuno si è preoccupato. Oggi ci preoccupiamo e chiudono senza sapere quanti ammalati ci sono.
Rosso, arancione, giallo… è tutto un gran caos.
L’Italia ha il problema della burocrazia, dovrebbero segargli le gambe a tutti. Questi vecchi bavosi devono andare a ca*are.

Cosa dico a chi sostiene che va chiuso tutto? Forse lui ha paura. Dobbiamo conviverci col Covid. Vogliamo chiudere? Benissimo, io sono il primo. Però devono fare come negli altri paesi, dove danno i denari. Lo Stato dà i denari sia ai dipendenti che alle piccole e medie imprese. Parlo di ristoratori, cantine, ambulanti, NCC, commercianti: tutto quello che concerne noi, che siamo la forza motrice dell’Italia. Mica mi vorrete dire che sono il 70% dei dipendenti pubblici, perché non ci credo.

A febbraio ho persino comprato un macchinario della NASA che fa il ricambio dell’aria. Ho investito su 2350 metri quadri di locale. Tu arrivi dentro e questo macchinario tramite un procedimento complesso fa un’operazione di sanificazione per cui se tu entri e hai il Covid, il macchinario fa come una specie di bolla, e tu te ne vai col tuo Covid senza aver infettato nessuno.

Non dico che ci servano i miliardi per andare avanti, ma magari a uno che sotto cassa integrazione non gli dare 400€, perché non ci paga neanche l’affitto. Vi prego, siate un po’ più gentili e capite queste difficoltà.

E’ inutile che facciamo le commesse con lo smart working, non funzionerà. Noi viviamo ancora in un mondo italiano, un mondo diverso, dove la pacca sulle spalle ancora funziona“.


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