Una volta ogni quattro anni le sorti non solo degli Stati Uniti, ma dell’intero pianeta, vengono messe ai voti per l’elezione del Presidente più influente al mondo. Oggi, si tratta proprio di quel giorno. Nel primo pomeriggio (orario italiano) si sono aperti i seggi dell’Election Day per eccellenza, che nella notte italiana potrebbero già emettere una sentenza definitiva, o quasi.

A rendere la sfida a due, già di per sé incandescente, tra l’Attuale inquilino alla Casa Bianca Donald Trump e lo sfidante democratico Joe Biden, ci ha pensato una pandemia che ha conferito al momento un tono ancor più drammatico. Sono già quasi 100 milioni gli americani che hanno votato prima dell’apertura odierna delle urne. In tempi covid hanno infatti optato per il voto anticipato 99.657.079 elettori, di cui oltre 35 milioni si sono recati alle urne in persona e oltre 63 milioni hanno votato per posta.

I sondaggi della vigilia accreditano lo sfidante Biden in vantaggio per la poltrona da presidente. Ma la storia ci ha insegnato nel 2016 che con Trump di mezzo poche previsioni sono possibili. Un’analisi pre-voto è stata fatta da Fabio Duranti e Gianluca Borrelli, di Termometro Politico. Ecco il loro intervento a “Un giorno speciale”.


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