Maggiori sono i mezzi di comunicazione a disposizione, maggiore è la libertà di espressione? Non proprio, considerati gli ultimi anni caratterizzati dal moltiplicarsi di sorgenti di informazione e dalla contemporanea limitazione apportata ai contenuti più scomodo e non allineati. In ultimo i social, che tra Facebook, Twitter e YouTube hanno consentito a correnti alternate la circolazione del libero pensiero.

Emblematico, su tutti, la vicenda che ha visto per protagonista Donald Trump, censurato durante la campagna elettorale e nel post elezioni Usa 2020. Il caso è stato riportato dall’economista Fabio Dragoni, durante la presentazione online del libro “Politicamente corretto – La dittatura democratica” pubblicata sulla pagina Facebook di Nazione Futura.