Terapie intensive: la parola chiave e il maggior motivo che spiega tutto quello che siamo vivendo. Il “sugo” manzoniano, l’episteme platonica; è questo quel che motiva le restrizioni, i Dpcm, e anche la crisi economica al tempo del coronavirus.
Al di là di qualsiasi altra sfumatura superflua, è perché non ci sono letti che vengono prese certe misure, inclusa la sospensione di certi diritti costituzionali.
Ma se i posti letto sono il vero problema, cosa si è fatto per risolverlo?
Perché spendere soldi nei bonus vacanze, nei monopattini e nei banchi a rotelle, e non investire in massa sulla costruzione di ospedali e posti letto in terapia intensiva stampando soldi per salvare delle vite?

Se lo chiede l’economista Valerio Malvezzi a ‘Un Giorno Speciale’, dove ha fornito la sua spiegazione a Fabio Duranti e Francesco Vergovich.
Ecco la sua intervista.

Chi ci guadagna e chi ci perde? Lasciamo stare i settori noti come turismo, ristorazione, trasporti. Praticamente tutti i settori economici.
Poi uno va a vedere cosa succede nelle borse e vede che lo Standard & Poor’s è detenuto al 25% da Amazon, Facebook, Apple, Microsoft, Google e queste stesse aziende detengono il 50% del Nasdaq.

Nel mondo della finanza è stato sviluppato il nuovo acronimo TINA: There Is No Alternative (“non c’è alternativa”).
Non c’è alternativa a che cosa? Immaginate tutti i fondi pensione del mondo e tutti coloro che lavorano sugli asset. Vuol dire che se tu tieni i soldi sotto il materasso ti arriva qualcuno che crea una società cashless (come succede in Italia), se vai nelle obbligazioni fai lo 0,5% di rendimento medio e sulle azioni invece fai il 5,5%.
Il risultato è che stanno convincendo tutti gli operatori finanziari al mondo di dover lavorare a rischio.
Questo secondo me ha una connessone col fatto che siamo abituati ad andare in giro con una mascherina e che il rischio faccia parte delle nostra vita. Prima non era così.

Ma è possibile che l’economia mondiale si stia spostando in mano a pochi oligopolisti che a breve diventeranno monopolisti anche nel settore dell’informazione, e nessuno si ponga questo problema?

Io ho passato tutta l’estate a leggere di banchi con le rotelle, fare delle robe per mettere a posto i ristoranti, ho visto aziende spendere decine di migliaia di euro, e poi quindici giorni dopo si chiude tutto e non si va più a scuola. Allora perché non abbiamo fatto la teledidattica invece che i banchi con le rotelle?

Ma soprattutto, se si sapeva da sei medi che avremmo avuto problemi sanitari, perché non abbiamo stampato una vagonata di miliardi cliccando su un bottone che si chiama Banca Centrale Europea che crea il denaro dal nulla e poi mi sento dire che mancano medici e infermieri?
Se fossi stato il Presidente del Consiglio, invece che fare tante conferenze sarei andato nell’unico posto in cui si doveva andare, cioè il Parlamento italiano e avrei detto: dal momento che abbiamo problemi sanitari gravi, giusti o presunti che siano, io a questo punto chiedo di comprare ospedali, medici e infermieri e lo faccio a debito emettendo una roba che si chiama debito pubblico.

Scongiurare il debito è essere strabici, perché nel momento in cui aumenta il debito aumenta anche il credito, cioè se io a destra ho un debito, io a sinistra ho un ospedale e in quell’ospedale si salvano vite e si creano medici e infermieri che uscendo vanno a mangiare la pizza e a comprarsi un vestito, salvando anche l’economia.
Tutto il resto, i debiti, sono delle enormi pu**anate
“.