Salgono i contagi in Campania e con essi aumentano anche le restrizioni disposte dal Presidente De Luca. Locali chiusi dalle 23 alle 6 del mattino: il coprifuoco, con cadenza immediata, sarà valido fino al 20 ottobre.

Provvedimento fortemente criticato dal Sindaco di Napoli De Magistris che ha così commentato l’ordinanza: “Consegneremo molti esercizi commerciali alla mafia – ha detto – prima di arrivare a queste misure bisognerebbe coinvolgere i territori, i sindaci e le categorie professional”.

Nelle scorse ore anche il caso Juve-Napoli ha messo la regione al centro del mirino: la squadra partenopea per disposizioni dell’Asl non si è recata a Torino e per questo ha perso la partita a tavolino.

A ‘Lavori in corso’ Stefano Molinari e Luigia Luciani hanno commentato le vicende insieme al Direttore de Il Mattino Federico Monga. Ecco cosa ne pensa.

“L’Asl non ha impedito ai giocatori di andare a Torino, gli ha impedito di andare ovunque” ► Monga (Il Mattino)

Impennata di contagi in Campania

“Hanno iniziato a fare molti più tamponi, quindi si scoprono molti più contagi. La Campania è stata anche molto terra di turisti, italiani che non sono andati all’estero sono venuti qui, era considerata sicura. Ultimamente poi il comportamento in molte zone in cui era stato esemplare durante i periodi più difficili non è stato altrettanto in quest’ultimo periodo. Questo ha comportato un aumento dei contagi. In genere stanno aumentando in tutta Italia, ma c’è un però: a marzo si diceva menomale che i contagi non sono elevati al sud. Ecco adesso non è cambiato niente, gli ospedali del sud non sono migliorati…”

Il Presidente De Luca

“De Luca vive di uno stato di campagna elettorale perenne, devo dire che fino adesso le ha azzeccate quasi tutte ed è stato anche premiato da parte degli elettori. Non penso che prenda queste decisioni per campagna elettorale, sa che degli ospedali sotto forte pressione con malati gravi sarebbe un grosso problema da queste parti”.

Juve-Napoli

“C’è una cosa che forse non è chiara a tutti: non è che l’Asl si preoccupa che non ci sia un contagio tra giocatori, la preoccupazione è che non ci sia diffusione della pandemia in generale. Quindi non ha detto al Napoli di non andare a Torino, ha detto ai giocatori di non andare da nessuna parte, nemmeno dal tabaccaio sotto casa. Non esiste solo la tutela del calciatore, i calciatori hanno anche rapporti con altre persone. Pullman, aereo, albergo…”


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