La dicitura “è fortemente raccomandato di evitare feste e di ricevere persone non conviventi in numero superiore a 6” contenuta nel nuovo Dpcm ha sconvolto l’opinione pubblica.

Cosa vuol dire fortemente raccomandato? È una norma? Verranno a controllarci a casa?

Quella che in apparenza potrebbe sembrare una sciocchezza che si presta a battute e parodie, nasconde secondo Fabio Duranti qualcosa di molto più serio.

Sono soprattutto le parole del Ministro Speranza a far riflettere: perché incitare la gente a “controllare” l’altro? Come si fa a non valutare la possibilità di un conseguente scontro sociale?

A ‘Un giorno speciale’ insieme alla giornalista e scrittrice Tiziana Alterio e a Francesco Vergovich, Fabio Duranti ha detto che cosa ne pensa. Il suo intervento in questo video.

“Non verrà la polizia a controllarci? E grazie! È proprio quello che direbbe un dittatore” ► Duranti

La “forte raccomandazione”

Inizio a pensare che forse qualcuno si aspetta una guerra. Uno scontro civile, perché c’è sempre chi ci guadagna. Ci guadagnano i ricchi, i produttori di armi, chi deve ricostruire… Io non immagino una guerra distruttiva, anche una guerra distruttiva dell’economia significa che qualcuno deve ricostruire. Chi lo fa? Chi è ricco, chi ha i soldi, e la classe media andrà a sparire. Ci sarà una differenza tra il ricco e il povero enorme. La distruzione volontaria comincio a pensare che sia un qualcosa di programmato.

Abbiamo ironizzato sulla questione delle 6 persone dentro casa, ma quella è la cartina tornasole della follia. Aver pensato di poter inserire una norma che viola il domicilio… Poi siccome qualcuno gli ha detto che era eccessivo hanno fatto la ‘forte raccomandazione’. Ma tu puoi scrivere su un decreto ‘forte raccomandazione’?

Le dichiarazioni del Ministro Speranza

Queste che addirittura volevano essere norme con il delatore, con i nuovi kapò… Io guardo in faccia uno come Speranza e dico ‘mi fai paura!’ Quello è andato da Fazio a dire che ci aspettiamo i delatori… Calpestando il sangue versato, i sacrifici dei nostri nonni… Vai a casa! Non siamo solo all’interno di un esperimento di ingegneria sociale, addirittura sull’orlo di una crisi di nervi.

Questa cosa sembra una stupidaggine, ma tu sei il Governo della Repubblica italiana! Non sei al bar a dire cose a caso, sei un governante! Non puoi sparare una cosa del genere. Non stai bene! Oppure stai talmente bene che hai capito che quello genererà rabbia, stupore, conflitto sociale… È quello che cercavi?

E poi, specificare che non verranno a casa nostra… Grazie! Ma queste sono le parole di un dittatore! È come dire ‘io non ti sparerò!’ sono gli atteggiamenti del dittatore”.


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