Napoli è insorta contro le nuove misure volute dal Governo e dal presidente della Regione De Luca. L’ennesimo Dpcm di Conte rischia di spazzare via molte attività in tutta Italia: in particolare i settori della ristorazione e dello spettacolo sono quelli più in pericolo.

Le proteste contro le misure del Governo si diffondono sempre più velocemente, con migliaia di persone che si stanno riunendo in Piazza Plebiscito a Napoli. Cosa accadrà? Il Governo sta agendo nel modo giusto? Davvero c’è la mano della camorra dietro queste proteste?

Ne abbiamo parlato con Dario del Porto (La Repubblica), ecco cosa ha detto durante la trasmissione ‘Lavori in Corso’.

“C’è una Piazza Plebiscito in questo momento blindata in vista della manifestazione contro il Dpcm e le ordinanze restrittive per i locali pubblici. Il dato significativo è che la Giunta comunale dopo aver, inizialmente, annunciato la partecipazione a sostegno il sindaco ha valutato di fare marcia indietro. Il disagio c’è, ma è il momento di provare a remare tutti nella stessa direzione. Sicuramente De Luca e De Magistris non si sono simpatici, c’è un solco molto profondo che in questi anni non ha fatto bene a Napoli. Se le principali istituzioni non dialogano ne risente poi tutta la cosa pubblica. Quanto conta la Camorra in quello che è successo a Napoli? Il ruolo della criminalità organizzati nei fatti dei venerdì la vedo sullo sfondo, non ce la vedo in prima linea in quello che è accaduto. Non ci vedo una regia della camorra nei fatti di venerdì”.