Ancora troppe le perplessità sul caso di Mario Biondo, i genitori del ragazzo trovato morto nel 2013 a Madrid ancora lottano per fare chiarezza sulla vicenda. Mario era un cameraman televisivo e, nel corso di una edizione de ‘L’Isola dei Famosi’ iberica, aveva conosciuto la futura moglie.

L’ipotesi del suicidio non ha mai convinto fino in fondo la famiglia del giovane. ‘Le Iene’, in una recente puntata, ha trasmesso un lungo servizio dedicato proprio a questa storia ancora dai contorni misteriosi.

Nel consueto appuntamento del venerdì con ‘Food Sport’ abbiamo chiesto lumi direttamente all’inviato e autore del filmato Cristiano Pasca. In studio il Direttore Ilario Di Giovambattista, Luigia Luciani ed Enrico Camelio.

Il caso Mario Biondo

“Siamo al punto in cui stiamo aspettando ancora la sentenza definitiva. C’è stata l’ultima udienza il 2 ottobre. Adesso capiremo se il caso viene definitivamente archiviato anche in Italia oppure, questo è quello che ci auguriamo, se continueranno le indagini. Siamo in trepidante attesa di questa sentenza. Noi stiamo andando avanti, però fino a quando non siamo certi di quello che stiamo facendo non manderemo in onda nulla”.

I dubbi sulla tesi del suicidio

“Io non penso che si sia suicidato. Non lo penso per partito preso o per una affezione particolare alla famiglia, che comunque nell’arco di 2 anni ho sviluppato in maniera assolutamente naturale. Però ci sono alcune cose su cui ho studiato parecchio e che mi portano a pensare che non possa essere un suicidio. Fino a quando qualcuno non me lo spiegherà e non mi darà elementi per andare in quella direzione, continuerò a dire che non si tratta di suicidio. Ovviamente io non sono un magistrato e non ho le competenze. Ma, per quello che ho studiato e per il lavoro che ho fatto in questi anni, è che nessuno mi ha spiegato veramente il suicidio”.

Diversi punti non tornano sotto l’aspetto medico-legale

“Da un punto di vista medico-legale, dalle cose che ho letto, ci sono punti che non tornano. Per esempio alcuni dicono che lui potrebbe essersi procurato una ferita che ha sulla testa attraverso delle convulsioni che ha avuto mentre stava morendo, sbattendo sulle mensole della libreria. Nel contempo dicono che lui potrebbe aver avuto una asfissia lenta, come se si fosse addormentato e poi sarebbe morto. Questa è una cosa che a me non torna”.

L’atteggiamento distaccato della moglie

“Se mio marito fosse morto, e non tutto quanto fosse chiaro, io avrei mille motivi per capire come possa essere morto. Non credo questa cosa sia successa nell’atteggiamento della moglie di Biondo. Se qualcuno mette in dubbio che quello di Mario possa essere un omicidio, io se fossi una persona coinvolta direi: ‘Bene, vediamo cosa è successo’. Non andrei mai a dire: ‘Qui in Spagna ormai è suicidio punto e basta’. Vorrei delle risposte. Non sono mai riuscito ad intervistare lei”.

I ricordi indelebili e precisi di mamma Santina

“In realtà io quel diario non l’ho neanche letto. Perché Santina, la madre di Mario, è praticamente un diario vivente. Quello che voi avete visto è una sintesi di settimane intere di discussioni con Santina. Santina ha in testa tutta la storia e tutti i dettagli fino alla fine, ovviamente in ordine sparso, però è una sorta di computer. Noi abbiamo confutato quello che lei ci raccontava attraverso le perizie, sia quelle di procura che  quelle di parte che hanno prodotto i professionisti ai quali si sono affidati Pippo e Santina, papà e mamma di Mario. Quel diario è servito a loro soprattutto per ricordare i passaggi dei 5 giorni dopo la morte di Mario. Tutto lo studio che hanno fatto loro, e tutto quello che avete visto, è uno studio che quasi col diario non c’entra nulla. Loro sono diventati avvocati e medici legali, ovviamente dilettanti, ma hanno imparato moltissimo e mi hanno insegnato tante cose”.

Una storia davvero delicata

“E’ una vicenda veramente tosta. Io parto dal fatto che metto in discussione qualunque cosa, anche quello che mi sta dicendo la mamma di Mario. Io credo fino a quando le cose mi vengono dette vengono confermate da documenti e da professionisti, che dicono le stesse cose che raccontano i genitori”.

Il rapporto tra Mario e la moglie spagnola

“Il rapporto tra marito e moglie l’ho ricostruito tramite persone che sono state in contatto con entrambi. Cioè colleghi di Mario, che hanno condiviso l’esperienza lavorativa dell’Isola dei Famosi, e anche amici molto vicini a Mario. Sicuramente era un rapporto sincero, entrambi si amavano tantissimo. Cosa può essere successo non lo so. Io posso anche pensare che di fronte a una tragedia del genere una persona possa reagire dicendo: ‘Basta, andiamo avanti’. Questa cosa ci può anche stare, qualora però non ci fossero incongruenze nelle testimonianze e delle cose che a livello oculare non ti spieghi”.

Corrisponde al vero il fatto che Mario avrebbe scoperto cose delicate sulla moglie

“Assolutamente no. Dico queste non perché effettivamente lui non le abbia scoperte, ma perché nessun tipo di prova che in questo momento può portare a dire una cosa del genere. Io dirò che sarà così solo quando lo vedrò. Dentro il pc poteva esserci qualunque cosa”.

Sarà difficile trovare altre prove per poter arrivare a una sentenza diversa

“Secondo me rimarrà sempre una verità processuale. Per il semplice fatto perché la verità reale non si potrà mai sapere. Praticamente non esiste più il cadavere, perché è in avanzatissimo stato di decomposizione dopo 3 autopsie. Non esiste più il luogo dove Mario è stato ritrovato, non esiste più nulla. Qualora si dovessero riaprire indagini in Spagna, non si sa neppure se alcuni tabulati telefonici si possono recuperare oppure no. Ci sono molti dubbi sul lavoro fatto soprattutto dal medico legale spagnolo. Tanto è che il medico legale sta affrontando un processo proprio per il lavoro che ha fatto nel caso Biondo. Penso che, di fronte a una cosa del genere, bisognava essere più attenti”.


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