Ci sono tante persone che iniziano a parlare di Economia Umanistica. È un termine che si comincia a sentire, perché la gente inizia ad ascoltare e a capire che una diversa tipologia di economia è possibile.
A me sembra già un risultato.

Ciascuno di noi ha un ruolo nella vita, che non è necessariamente fare il politico o dare il proprio voto in modo tale che altri si arricchiscano sulle vostre spalle, prendendovi per il culo. Perché il voto di scambio, alla fine, è questo.

Circa il fatto che io sia inutile: ciascuno nella vita è utile a qualcosa. Ci sono i medici che curano le persone, il sottoscritto è utile a una piccola nicchia di persone: cura le aziende e insegna ai commercialisti la finanza aziendale dal vivo, o sui miei blog “Valerio Malvezzi – strumenti commercialista”.
Ciascuno nella vita fa un mestiere, la professione non va confusa con il ruolo di un opinionista.

Attenzione poi a giudicare frettolosamente su ciò che è utile e ciò che non lo è.
La filosofia, ad esempio, è utile? “Lei fa filosofia” mi si dice. Certo.
L’economia è un’ancella della filosofia. E la filosofia, il pensiero libero, il poter discernere senza partiti, senza padroni, senza editori a cui rendere conto è la cosa più bella che ci sia.
Fortunatamente io sono in questa condizione privilegiata: chi mi vuole seguire sa che io faccio un percorso diverso da tutti gli altri. Ed è libero o meno di sceglierlo.

Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi


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