20 settembre 2020: manca poco ormai al referendum con cui il popolo dovrà stabilire se ridurre o no il numero dei membri di Camera e Senato. Croce sul per approvare il taglio, croce sul No se si vuol mantenere il Parlamento inalterato. Tante personalità si stanno esponendo sulla questione. Il popolo è diviso e con esso anche gli stessi partiti.

A cosa serve ridurre il numero dei parlamentari? È davvero ciò di cui l’Italia ha più bisogno in questo momento storico? Il Prof. Enrico Michetti non fa mistero della sua posizione in proposito. Il taglio delle poltrone in Parlamento, secondo il Professore, non serve a nulla perché il vero problema è chi ci siede sopra.

In diretta con Francesco Vergovich e Fabio Duranti ha esposto le sue ragioni, partendo da un’analisti della Costituzione, fondamentale, secondo lui, per capire quanto sia importante che il numero di rappresentanti del popolo rimanga invariato. Ecco cosa ha detto.

“Questo referendum è una truffa: vogliono fare fuori il popolo con l’inganno” ► Michetti e Duranti

“Perché il parlamentare oggi si è reso così inetto? Perché lo disconosciamo e siamo pronti a privarcene? Perché non rappresenta più il territorio. È diventato un estraneo messo là solo per proteggere la propria carriera. Fa tutto ciò che è conveniente per la propria carriera, per la propria persistenza sullo scranno.

Noi dobbiamo cercare di aprire gli occhi alle persone su quelli che sono gli aspetti più chiari e più evidenti di una truffa. Questo è un referendum truffa. Lo usano per captare la benevolenza della gente attraverso un inganno. Gli togli la libertà perché fai in modo che la gente faccia riferimento agli attuali parlamentari. E dovresti cacciarli tutti! Vedete l’inganno? Il popolo lo fanno fuori! Tolgono i rappresentanti che scocciano, che si battono per il territorio”.


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