Prima viene accusato di negazionismo, poi viene preso di mira dai no-vax: da qualche giorno il Prof. Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e presidente della Società Italiana di Terapia Antinfettiva (SITA), si è ritrovato al centro delle polemiche.

I motivi, le sue dichiarazioni circa l’importanza del vaccino antinfluenzale e l’eccessivo allarme che da tempo stampa e molti esponenti della politica fanno su una possibile seconda ondata.

Attacchi che lo hanno ferito profondamente, secondo quanto ha raccontato ai nostri microfoni: “Sono schifato – ha commentato in diretta a ‘Lavori in corso’ – sappiamo tutti per cosa è nato il termine negazionista”.

In questa intervista di Stefano Molinari e Luigia Luciani ha ribadito la sua posizione su quanto sta accadendo. Ecco cosa ha detto Matteo Bassetti a proposito dei dati attuali e della sua esperienza in corsia durante il periodo di maggiore emergenza.

LO SFOGO DI BASSETTI IN DIRETTA ► “Io negazionista? Sono schifato! Ero in corsia giorno e notte”

Scontro con i no-vax

“Oggi parlare male dei vaccini dopo quello che hanno dato alla storia moderna è veramente ancronistico, antiscientifico e anche anticivico. I vaccini hanno bisogno di una lettura attenta e scientifica senza nascondere i potenziali effetti collaterali, ma che sono di gran lunga minori rispetto ai benefici”.

Le accuse di negazionismo

“Io negazionista? Io sono sempre dalla parte della scienza, essere etichettato così mi ha anche un po’ schifato, sappiamo tutti perché è nato questo termine. Credo che purtroppo siamo arrivati alla spettacolarizzazione e alla estremizzazione delle posizioni. La medicina è una scienza inesatta, per cui è giusto avere idee diverse. Se qualcuno mi ha dato del negazionista si deve vergognare di averlo fatto, io sono stato in corsia per 100 giorni giorno e notte a curare tutti. Qualcuno che non lo ha fatto forse è il vero negazionista”.


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