La Cina, o si prepara ad una nuova guerra, o ad un nuovo lockdown generale. Non ci sono altre spiegazioni ad una notizia ufficiale rilanciata con grande eco da Bloomberg. Ma passata inosservata in Italia, pare ne abbia scritto solo “Businness Insider”.

Pare che la Cina abbia lanciato un nuovo Piano Quinquennale 2021-2025 per l’aumento strutturale delle riserve strategiche di Stato. In pratica acquisterà in maniera incredibilmente massiccia tutte quelle commodity ritenute essenziali per il funzionamento dell’economia. Dal petrolio al cibo, ai minerali.

Ufficialmente il piano ha come finalità l’isolamento autarchico del Paese da potenziali interruzioni sulla catena di fornitura. Come quelle che si sono verificate la scorsa primavera per il lockdown, o che si verificherebbero in caso di una guerra. Infatti, nel documento di lancio dell’iniziativa si parla anche di “peggioramento delle tensioni geopolitiche”.

Bloomberg definisce quanto messo in cantiere da Pechino come degli acquisti da pachiderma. Per fare un esempio il piano prevede l’acquisto di oltre 2000 tonnellate di cobalto, dopo che il lockdown da covid aveva evidenziato la fragilità della sua catena di approvvigionamento di questo materiale.

Ma la domanda che dobbiamo porci è: perché Pechino sarebbe pronta a usare in massa le sue preziose riserve in dollari per acquisti così massicci di materie prime? Non è che anche in questo caso sta ritardando notizie di cui è già a conoscenza?

La Matrix Europea con Francesco Amodeo


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