Lo Stato che veste i panni dell’azienda per tenere in ordine i conti pubblici. Negli ultimi anni è questo il modello economico di riferimento di una politica che ha preferito o ha dovuto (dipende dai punti di vista) subire limitazioni negli investimenti e ridurre la spesa corrente. Una ricetta imposta dall’alto, in particolare da quell’organo sovranazionale
chiamato Unione Europea.

È ormai entrata nella memoria collettiva la stagione degli tagli, dei vincoli e dello spread, che si è poi riversata nell’attuale crisi sanitaria. Il virus, infatti, attraverso la sua discutibile carica virale ha evidenziato le carenze della nostra sanità pubblica, dovute proprio al periodo sopracitato.

Ciò porta, ancora una volta, alle esclamazioni da parte di economisti come Valerio Malvezzi che ritengono l’impostazione economica dello Stato come un’azienda, un modello fallimentare. E Malvezzi lo ha ribadito ai microfoni di Fabio Duranti e Francesco Vergovich a “Un giorno speciale”.

“Hanno convinto milioni di persone con il modello Stato-azienda. Al punto che abbiamo cambiato le parole. Ad esempio azienda ospedaliera: io vorrei tornare a parlare di ospedale. Il rischio è che prima o poi ci convinceranno a dire azienda cimiteriale. Vogliono creare delle persone che vivranno in un cimitero.

In un mondo normale lo Stato si finanzia emettendo dei titoli di debito. Ma non dobbiamo svendere le nostre proprietà. In un mondo normale le tasse dovrebbero servire per drenare l’eccesso di liquidità che lo Stato mette in circolo creando la moneta. La gente deve capire che nel momento in cui si fa una strada, un ponte, si sta creando ricchezza.

Lo scopo è far avere i bilanci delle famiglie in utile e invece il bilancio dello Stato normalmente è in debito. Se invece facciamo pensare che lo Stato sia un’azienda noi andremo a distruggere l’economia e la democrazia. Lo Stato non ci sarà più e diventerà di proprietà di uomini privati che detengono il potere della finanza. E’ questo il lavaggio del cervello che vi stanno facendo. Ed è agghiacciante che ai bambini venga fatto studiare questo.

Noi abbiamo avuto dei morti da coronavirus, dei disastri perché da 10 anni abbiamo tagliato la sanità pubblica per quello che c’è scritto in questi libri di testo. Penso che nel futuro qualcuno penserà al periodo di oscurantismo nel quale abbiamo vissuto”.


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