Il Grande Fratello VIP è uno dei reality show più popolari in Italia. Condotto da Alfonso Signorini, Antonella Elia e Pupo, ha visto nella quinta edizione la partecipazione di un personaggio insolito che interviene spesso ai nostri microfoni: Fulvio Abbate, scrittore e saggista italiano.

Nello show Abbate ha trovato modo di confrontarsi con tutti i concorrenti e di proseguire il suo percorso fino all’eliminazione di ieri.
Condividere la quotidianità con estranei non è semplice: lo scrittore parla della sua esperienza in modo negativo, soprattutto facendo riferimento ad alcuni comportamenti dei partecipanti. Come ha reagito all’eliminazione? Cosa non vediamo dietro programmi in stile GF?

Ne parla a “Un giorno speciale” assieme a Francesco Vergovich. Ecco il suo intervento.

“Sono tornato a casa, ho temuto di essere ripescato e dover tornare tra le nutrie. A parte alcune persone che porto nel cuore.
Non esiste la fedeltà lì dentro. Se tu hai un minimo di cultura, sentire questi che hanno un immaginario che va da Sanremo a Paperissima non ti fa bene. Molti di questi non hanno visto neanche un film di Fellini. Questo è devastante. Avranno un minimo di ironia, dici: ma manco pe niente!

Alcuni ragazzi sono carini, ci sono persone amabili che hanno investito molto in questa roba come la Ruta. Ma ho fatto notare che trovo raggelante che madre e figlia hanno ciglia finte di 10 cm.
Non vedevo l’ora di scappare: tutto il giorno vedi quattro squinzie con phon e spazzola. Alcuni passavano tutto il giorno a fare delle battute del ca**o.
La Gregoraci mi ha definito viscido? Della Gregoraci non ne contemplo nemmeno l’esistenza.
Il GF è una scatola chiusa con dei topi dentro, prima o poi si scanneranno tutti perché è questo quello che vuole il gioco stesso”.


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