Un altro passo, forse quello più significativo e sofferto, verso la ripartenza dal post lockdown è stato compiuto. Finalmente oggi la maggior parte degli studenti italiani, circa 5 milioni sul totale di 8, sono ritornati nelle loro aule per l’inizio ufficiale dell’anno scolastico.

Nonostante le incertezze sulla tenuta di un sistema già precario in tempi ordinari, i rappresentanti di istituzioni e associazioni vicine all’orizzonte dell’istruzione oggi possono esultare dopo settimane di decisioni e indecisioni.

Anche tra le fila del Governo, si riprende fiato per la corsa fatta con l’obiettivo di arrivare puntuali all’appuntamento. Un commento sullo stato dell’arte al termine del primo suono della campanella lo ha rilasciato la responsabile scuola nella segreteria del PD, Camilla Sgambato, ai microfoni di Luigia Luciani e Stefano Molinari.

Ecco l’intervista a Camilla Sgambato a “Lavori in corso”.

Fiducia e preoccupazione

“Riaprire le scuole in sicurezza è stata un’ossessione quest’anno. Devo dire che c’è stata grande preoccupazione, ma anche grande fiducia perché la scuola si è messa in moto tutta l’estate. Tutti protesi verso un unico obiettivo che era quello della ripartenza”.

Sottovalutazione del problema

“Come battesimo la campanella ha suonato bene. Ovviamente non scordiamoci i grandi ritardi.

Noi avevamo già le nostre scuole con delle enormi criticità. Abbiamo provato ad investire risorse, nella scorsa legislatura, convinti che gli investimenti siano indispensabili. Ma veniamo ancora da otto miliardi di tagli della Gelmini. Abbiamo strutture ancora non idonee ad accogliere i bambini.

C’è stata una sottovalutazione del problema, non ce lo nascondiamo”.

Mes per le scuole

“Noi abbiamo chiesto che il Mes venga assolutamente richiesto anche perché è indispensabile per la medicina scolastica. Il Mes va utilizzato anche per la ripartenza dell’anno scolastico”.


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