Per ciò che dico molte persone mi criticano, ma quello che affermo non l’ho letto nei libri: alla visione dell’economia di rete sto dedicando la mia vita. Nel mio settore, quello dei servizi, dedicandomi all’integrazione delle persone e alla creazione di un idem sentire.

Molti non sanno che lavoro faccio: io ho un progetto con i commercialisti italiani, ormai sono quasi in 200 ad aver seguito i miei corsi, e con alcune decine di loro stiamo facendo consulenza nelle imprese con i miei modelli, che sono operativi e professionali, in materia di finanza e in particolare di finanza aziendale.

La cosa fondamentale è il progetto di rete: non è teoria, è una cosa pratica. Il mio progetto si chiama MasterBANK, in rete ci sono decine di testimonianze di commercialisti che vi possono raccontare la differenza con un’economia di rete, una visione di rete, di creazione di valore umano tra di noi.

A questo dedico la mia vita. E quando parlo di economia di rete non è teoria, perché già esiste. Non parlo di cose lette sui libri. La differenza con chi conosce solo libri scritti da altri sta nell’aver visto cos’è Equitalia, nell’aver messo firme su una casa per andare in banca, nell’aver visto la sofferenza degli imprenditori, nell’essere in azienda e accanto ai commercialisti tutti i giorni.

Ecco, quando parlo di cose, parlo di cose che vedo e che conosco.

Malvezzi Quotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi


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