Per anni hanno trascurato la cosa più importante di tutte: non esiste economia senza uomo

Quando i cristiani incrociarono gli arabi verso l’anno 1000 trovarono lo zero. Un numero che consentì di fare salti avanti epocali, che fece decollare il commercio, la contabilità e la statistica.

Ancora oggi l’economia ruota attorno a queste tre cose, peccato che si siano dimenticati totalmente i valori sottostanti. Rimangono solo i valori numerici, quei numeri che furono inventati proprio in Italia da tale Leonardo Pisano, il Fibonacci, e che appassionarono Federico II.

L’economia moderna ha mantenuto la matematica, ma ha perso la filosofia. In particolare quella morale, quella dell’etica. Per tale ragione la religione viene tenuta separata, forzatamente, dal pensiero economico.

Pare che gli arabi abbiano scoperto la numerazione che conteneva lo zero dagli indiani, circa 90 anni dopo quel 622 nel quale Maometto li inviò ad Est a fare proselitismo. Quanto a noi, le invenzioni dei numeri negativi, delle Equazioni Diofantee, le soluzioni degli algoritmi… sono tutte memorie storiche dei nostri contatti con il mondo arabo,

Quella storia ci ha regalato lo sviluppo economico, ma secoli dopo ci hanno privato della visione interiore, abbiamo perduto la visione spirituale e siamo rimasti bravi solo a far di conto.

L’economia capitalistica ha tolto dalla sfera economica il valore morale. Dobbiamo tornare a un’economia dell’uomo.

MalvezziQuotidiani, comprendere l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi


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