La mole di dati che ci hanno sommerso nei mesi di quarantena appaiono tanto spaventosi quanto insindacabili. Vietato obiettare intorno alle modalità con le quali sono stati analizzati e dati in pasto all’opinione pubblica. Mentre i pochi audaci che cercano di indagare, ad esempio su come hanno conteggiato i morti da covid in Germania rispetto al nostro Paese, vengono alla svelta smentiti, silenziati, tacciati come propinatori di “balle”.

In tale contesto svanisce qualsiasi ipotesi che potrebbe uscire fuori dal baricentro del conformismo: rapporto tra numero di positivi al virus e tasso di inquinamento nella zona colpita, collegamento tra coronavirus e percentuale di popolazione vaccinata contro precedenti infezioni, conteggio di contagiati e deceduti in Italia a confronto con Paesi che hanno approcci diversi.

Sommando tutte queste variabili il risultato potrebbe essere difforme rispetto alle notizie ufficiali che hanno costruito la pandemia, come la conosciamo oggi. Ma, a virus esaurito, ci sarà qualcuno a compiere un’operazione di rianalisi dei dati? Se lo è chiesto anche Sigfrido Ranucci, ospite in studio di Fabio Duranti e Francesco Vergovich.

Ecco l’intervento di Sigfrido Ranucci a “Un Giorno Speciale”.

I conti che non tornano

A me i dati appassionano fino ad un certo punto. Bisogna vedere che lettura vuoi dargli. La cosa importante che noi dobbiamo dire è questa: ci sono stati Paesi che hanno preso dei provvedimenti diversi tra loro. Quindi paragonarli sarebbe come mettere insieme le pere con le banane. I nostri morti, invece, sono stati concentrati in un’area geografica circoscritta. Quella dove c’è la maggiore urbanizzazione, il maggiore scambio di persone e il maggiore inquinamento. C’è una coincidenza, testimoniata da alcuni studi, tra livello d’inquinamento e tasso di mortalità del virus.

Nell’area della bergamasca hanno ipotizzato che ci fosse un collegamento tra virus e percentuale di popolazione vaccinate. Come facciamo a dire con certezza che quel numero di morti corrisponde ad numero di morti per covid, se non sappiamo nemmeno come siano stati giudicati i morti per covid. In Germania per esempio, come in Spagna, hanno considerato i morti per covid come li abbiamo considerati noi? Qualcuno penserà di rianalizzare le morti?”

Immuni

L’app Immuni: io ho una collega di redazione che gira spesso per lavoro, ha scaricato l’app e molto spesso gli arriva un messaggio con scritto ‘non siamo in grado di rilevare in questa zona’. Ma allora che senso ha”?


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