Tra le varie crisi che il nostro Paese vive in questo delicato passaggio della storia merita un posto d’eccezione una in particolare: la qualità nell’attuale rappresentanza politica. Esperti e appassionati della “cosa pubblica” hanno spesso fatto notare un abbassamento di asticella nella classe dirigente italiana.

Soprattutto chi ha avuto il privilegio di vivere il passaggio dalle cosiddette prima e seconda Repubblica fino alla fase attuale prova una sorta di nostalgia del tempo passato. Lo testimoniano le parole che il giornalista de “La Stampa” Marcello Sorgi ha riservato per una delle figure chiave della vecchia politica: Bettino Craxi.

Presunto Colpevole – Gli ultimi giorni di Craxi” è il titolo del libro firmato da Sorgi, che ha inteso rendere giustizia al politico del quale proprio quest’anno sono ricorsi i vent’anni dalla sua scomparsa. Il giornalista ne ha discusso ai microfoni di Antonio Guidi e Francesco Vergovich.

Ecco l’intervento di Marcello Sorgi a “Guidi e disguidi”.

Lo Stato non ha trattato solo in 2 casi: Moro e Craxi

Ricordiamo che quest’anno è stato il ventennale dalla scomparsa di Craxi. E fu una scomparsa che si trascinò dietro una serie di polemiche. In sostanza non fu possibile farlo tornare in Italia a curarsi. Il ventennale della scomparsa è stata l’occasione di un ripensamento“.

Abbiamo trattato per terroristi internazionali, per delinquenti internazionali, di recente abbiamo trattato per la giovane Silvia Romano pagando anche un riscatto piuttosto importante, solo in due casi lo Stato italiano non è riuscito o non ha voluto trattare: Moro e Craxi. Due casi che segnano il corso della storia contemporanea in modo emblematico”.

Craxi è stato uno dei pochi statisti italiani

Io Craxi l’ho conosciuto e l’ho visto all’opera. Parliamo di uno dei più grandi statisti che l’Italia abbia mai avuto. Gli statisti italiani nella storia della Repubblica, dal ’46 ad oggi, si contano sulla punta delle dita di una mani. E Craxi era uno di questi.

Le monetine di Craxi sono l’inizio dell’odio che vediamo oggi sui social. Una rabbia, irrazionale, che poi produce dei mostri. Perché la nascita del Movimento dei gilet arancioni sostanzialmente è una parodia dei 5 Stelle di tre anni fa”.

I veri fatti dell’hotel Raphael

Per quello che mi ricordo io le cose andarono così. Era in corso una manifestazione del Pds a Piazza Navona guidata da Achille Occhetto. Nello stesso tempo era in corso un presidio di un gruppo di neofascisti vicino all’hotel Raphael. Alla fine della manifestazione un gruppo di manifestanti del Pds si unirono al gruppo di neofascisti.

Craxi uscì fuori e fu sommerso dalla pioggia di monetine e anche da calci verso la macchina. Non fu una manifestazione spontanea, fu qualcosa di organizzato. Non ci fu da parte di chi guidava quella manifestazione nessun tentativo di trattenerli”.


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