L’Inter sta benino. Il risultato non è largo, la Sampdoria prima ha osservato il distanziamento sociale, poi si è tolta la mascherina è ha complicato la vita a un avversario non più fresco e reattivo come all’inizio.

Buon ritmo dei nerazzurri, circolazione veloce del pallone, il gol iniziale di Lukaku, celebrato con genuflessione da repertorio black lives matter, ha sbloccato testa e gambe del gruppo Conte.

E’cresciuto Eriksen poi svanito come Candreva. Lautaro e Lukaku procedono nel loro pallottoliere. Ovviamente non bisogna trascurare il peso piuma dei liguri, con molte assenze e, stranamente, non del tutto consapevoli che la classifica può destinarli a una retrocessione clamorosa.

L’omaggio a Mario Corso è stato il momento più vero e profondo, l’immagine dell’artista veronese ha riempito lo stadio vuoto di pubblico e ha fatto tornare alla mente e al cuore un football di grandi campioni.

Gli schiamazzi degli attori di oggi hanno destato una partita che si era avviata immediatamente all’epilogo per poi evaporare.

Le voci dei due commentatori di Sky hanno disturbato la quiete di tarda serata, le elucubrazioni della coppia Trevisani-Adani hanno devastato diversi apparati ma tant’è la televisione crea fenomeni anche là dove trattasi di comparse.

L’Inter si ripresenta a sei punti dalla prima e a cinque dalla seconda. Molte cose potranno accadere.

Nell’altro recupero Atalanta solita, Sassuolo idem nel senso di molta fuffa di De Zerbi spacciata per gran calcio. Gasperini privo di mascherina ma non di lingua, sul 4 a 0 a favore è riuscito nell’impresa di farsi espellere. Non c’è limite all’idiozia, confermata quando lo stesso Gasperini, punito, è salito, solitario, in tribuna, indossando la mascherina.

Roba da matti. Roba di un calcio ipocrita. Si replica. Comunque questo non è football.

Tony Damascelli


LEGGI ANCHE: