E’ da tempo iniziata una sorta di lotta politica: il coronavirus frappone tra le persone il distanziamento sociale e soprattutto quello ideologico, tra negazionisti e sostenitori del lockdown come unica misura di sicurezza.
Nel mezzo chi si fa domande e ha di conseguenza più dubbi su quando finirà tutto ciò, vista anche la mancanza di una data di definitiva fine delle restrizioni e dello scenario eccezionale che ha visto il congelamento temporaneo della Costituzione e della vita pubblica e politica.

Su quanto tutto ciò sia effettivamente temporaneo Stefano Molinari e Fabio Duranti hanno disquisito con Diego Fusaro a ‘Un giorno speciale’.
Il filosofo ha duramente criticato le misure restrittive e la narrazione mediatica che si fa del Covid, ultimamente rinvigorita dall’allentamento del controllo per la Fase 2 e che ha visto figurare nelle prime pagine titoli come “Troppi assembramenti”, o “Il governo ci ripensa“, una narrazione giornalistica a mo’ di caccia alle streghe, o meglio, all’assembramento.

Continua così il lockdown “all’italiana” nel quale la distanza è soprattutto tra idee, di scienziati, di politici, di cittadini.
Ecco il parere di Diego Fusaro a ‘Un giorno speciale’.

“Sistema mediatico a senso unico: danno spazio solo a scienziati pro-terrore e a statistiche allarmiste” ► Diego Fusaro

Lo stato d’eccezione è diventato normalità

Si va sempre più verso questa direzione, verso quello che io ho chiamato un capitalismo sanitario, un regime terapeutico che come ha mostrato il filosofo Giorgio Agamben si basa su un dispositivo di emergenza permanente che quindi rende permanenti le misure di emergenza e la sospensione delle libertà, il congelamento della Costituzione, la messa in congedo dei diritti fondamentali.

E’ evidente che questo paradigma, che può funzionare ed essere legittimo nell’emergenza, ha tutto l’interesse a prolungarla per potersi legittimamente mantenere in vita.
E’ sotto questa luce che si possono vedere ad esempio le prese di posizione dell’OMS, che ha dichiarato che arriveranno nuove pandemie o addirittura la Protezione civile che ci ha allertati di prolungare lo stato d’emergenza. In sostanza quanto più durerà quest’emergenza, tanto più questo stato di terrore sanitario potrà proseguire.

Se un tempo c’era il diritto alla salute del cittadino, ora c’è l’obbligo alla salute e questo implica il fatto che possano chiuderti in lockdown, limitarti le possibilità di spostamento o addirittura come emerso più volte in questi mesi anche la possibilità di venire a prenderti a casa come ha detto l’OMS e anche di recente Stefano Bonaccini.

ID 2020, il nuovo progetto di Bill Gates

Quanto a questa nuova prospettiva avveniristica di controllo totale degli individui, è già realtà, ma v’è un programma che si chiama ID2020, che potrebbe intendersi come la nuova schiavitù digitale a cui lavorano le varie big companies da tempo, tra le quali c’è anche il noto filantropo Bill Gates che ormai si è affiancato da tempo a George Soros tra i Dioscuri del globalismo apolide.

In questo programma c’è in astratto l’obiettivo di migliorare la vita dei cittadini, ma in concreto di elaborare un programma di identità digitale. E’ tutto sul loro sito ID 2020.Org; c’è anche un’intervista a Le Figarò del 27 aprile 2020 in proposito.

In Tv soltanto “certi” virologi

Nella sequela di interventi contraddittori di quella che io chiamo la tribù di virologi vaticinanti c’è un punto su cui insiste Agamben ed è il fatto che, guarda caso, il sistema mediatico dà voce e spazio a quelli che delineano lo scenario peggiore possibile. Mai che prendono in esame le tesi meno allarmistiche, si dà sempre la priorità alla tesi che parla del peggior caso possibile su cui si costruisce la razionalità politica del terrore.

Il nuovo libro ‘Caro Epicuro’

‘Caro Epicuro’ è una sorta di vademecum per resistere ai tempi del terrore sanitario e della dittatura terapeutica, sono di fatto cronache filosofiche ai tempi del coronavirus in cui immagino al tempo del distanziamento sociale di scrivere lettere all’antico Epicuro e di dialogare con lui sui grandi temi della filosofia, che sono poi i temi che scandiscono la nostra vita quotidiana“.


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