Non arrivano norme che possano far sperare in una ripresa economica italiana. La situazione è ancora più preoccupante alla luce della recente emergenza sanitaria che sta colpendo il nostro paese a causa del coronavirus. L’attenzione pubblica e politica si sta infatti concentrando esclusivamente su provvedimenti volti a limitare la diffusione del virus. Ad oggi il conto aggiornato riporta quasi 700 contagi e 17 vittime.

Come detto, però, le conseguenze del coronavirus stanno impattando fortemente anche sull’economia italiana, si stimano milioni di euro di danni soprattutto per il settore turistico. Le imprese italiane dovranno fronteggiare questo periodo di inattività e il rischio è di uscirne con le ossa rotte. Al momento non sono infatti arrivati provvedimenti che possano dare assistenza agli imprenditori in difficoltà, in molti a gran voce richiedono aiuti da parte dello Stato per fronteggiare il momento.

Di fronte a questo quadro sorge spontaneo un interrogativo: non è che il Governo userà il coronavirus come scusa per giustificare le difficoltà economiche italiane?

Ecco il pensiero di Andrea Ruggeri, deputato di Forza Italia, e Marco Campomenosi, parlamentare europeo della Lega, in compagnia di Francesco Vergovich e Antonello Angelini.

Andrea Ruggeri: “Panico Coronavirus generato dal Governo per ragioni utilitaristiche”

“Tutti gli italiano sanno che l’economia italiana andasse malissimo ben prima del coronavirus. Questo fenomeno è stata gestita all’amatriciana. Il panico generato dal Governo per ragioni utilitaristiche, propagandistiche personali, rischia di aggravare moltissimo una situazione che era già deludente. Cresciamo un ottavo del Portogallo e usano l’evasione fiscale come scusa nazionale per mettere le mani nelle tasche degli italiani”.

Marco Campomenosi: “Troppa dispendenza dal mercato estero, anche per i tedeschi sarà una bella scoppola”

“Io anche nelle settimane scorse parlavo di come questa Unione Europea che forza a puntare sul mercato extra-UE espone a rischi i nostri imprenditori. Un livello di tassazione così elevato, un mercato interno che funziona fino ad un certo punto, una dipendenza produttiva così forte rispetto al mercato asiatico fa si che aci sarà un impatto fortissimo sul nostro settore produttivo. Anche per la Germania arriverà una bella scoppola”.


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