La decisione della Cassazione di respingere il ricorso della Procura di Agrigento sulla scarcerazione di Carola Rackete sta facendo discutere.
La stessa interessata su Twitter ha espresso la sua gioia per la sentenza che avrebbe reso illegittimo il suo arresto.
Per Nicola Molteni, esponente della Lega, questo costituirebbe un precedente da non sottovalutare per il nostro paese. Ecco perché.

“La sentenza Rackete rischia di creare un precedente dannoso per il nostro paese” ► Nicola Molteni

Il reato contestato a Carola Rackete è estremamente grave, andava perseguito.
Si tratta di violenza e resistenza a naviglio militare ed è grave; violare una legge del nostro paese e mettere in pericolo la vita di cinque Militari con coscienza e volontà credo siano fatti gravi per i quali l’arresto fosse legittimo.

La sentenza della Cassazione di oggi rischia di creare un precedente pericoloso e dannoso per il nostro paese.

E’ doveroso salvare vite umane ma non sta scritto da nessuna parte che tutti coloro che vengono salvati debbano essere portati in Italia, a maggior ragione se c’è una legge voluta da un Governo.

Non sempre il porto più sicuro è Lampedusa, c’è ad esempio la Tunisia che lo stesso Di Maio reputa sicura, un porto potrebbe essere sicuramente Tunisi.
L’Italia non può essere il campo profughi d’Europa.

Credo che sia allucinante l’imputazione a Salvini sulla Gregoretti: i migranti erano su due barconi in acque maltesi che stavano affondando.
Se le motovedette italiane non fossero intervenute nelle acque maltesi quelle 131 persone sarebbero morte nel Mediterraneo: Salvini verrebbe imputato per 131 persone che effettivamente ha salvato in mare
“.


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